Oppositore di Erdogan, Enes Kanter ha perso la cittadinanza turca nel 2017 (ora è a tutti gli effetti apolide) e ha un rapporto a dir poco conflittuale con il suo paese d’origine. A tal punto da essere etichettato come un individuo appartenente a organizzazioni terroristiche. QUI vi raccontiamo come è nata tutta questa vicenda che, mese dopo mese, viene arricchita di capitoli inquietanti che testimoniano l’inaccettabile repressione del Governo turco contro i suoi oppositori.
“Ersan Ilyasova, Cedi Osman, Furkan Korkmaz a Philadelphia… ogni volta che giochiamo contro non mi rivolgono la parola. Io provo a parlare con loro, gli dico come stanno e cosa hanno da raccontarmi. Ma da parte loro nessuna risposta. Penso siano spaventati da cosa potrebbe fare il governo turco se vedesse un video o una foto in cui ci parliamo. Io provo anche a coprirmi la bocca con la maglia per parlare con loro… ma si girano dall’altra parte”, ha detto Enes Kanter qualche giorno fa durante un’intervista con Bill Simmons.
Dopo queste parole di Kanter, il Fenerbahce Istanbul ha pubblicato un duro comunicato per prendere le distanze dall’attuale giocatore dei Celtics, il qualche aveva dichiarato che gli sarebbe piaciuto giocare al Fener nel caso in cui fosse tornato in Turchia:
“Vogliamo informare i nostri tifosi che il club non ha avuto relazioni e non le avrà in futuro con questa persona il cui nome è stato accostato a fianco a organizzazioni terroristiche il cui comportamento è stato ben noto alla nostra comunità quando ha lasciato il nostro club. Le porte del nostro club sono chiuse per persone come lui, e lo rimarranno sempre.”
Kanter, che ha giocato al Fenerbahce nella stagione 2008-2009, è un sostenitore del politologo turco Fethullah Gulen, accusato di essere la mente dietro il tentativo di golpe in Turchia nel 2016. In esilio volontario negli USA dal 1999, il leader del movimento Hizmet ha idee progressiste, è un promotore dell’Islam moderato ed è un sostenitore della coesistenza pacifica tra le civiltà di tutto il mondo.