Fabrizio Carcano
La politica accelera per aiutare gli sport di squadra.
L’attesa norma sul credito agevolato di imposta sulle sponsorizzazioni sportive potrebbe essere inserita domani al Senato nel provvedimento successivo al voto sulla scostamento di bilancio.
Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ieri si è detto disponibile a considerare con grande attenzione la misura, valutando la possibilità di inserire la misura già nel prossimo provvedimento.
E’ questa la conseguenza dell’incontro andati in scena ieri a Roma tra i vertici del Comitato 4.0 – Umberto Gandini per Lega Basket, Massimo Righi per Lega Volley e Francesco Ghirelli per Lega Pro – e il ministro Gualtieri sul tema delicato del credito d’imposta per le sponsorizzazioni sportive.
“L’incontro si è focalizzato sulle misure di carattere economico necessarie per far fronte alla crisi delle migliaia di società sportive professionistiche e dilettantesche, colpite duramente dagli effetti del coronavirus, e per mettere in salvo le attività giovanili cui le leghe assolvono. In particolare, il Comitato 4.0 ha rimarcato la necessità di approvare il credito di imposta sulle sponsorizzazioni sportive, strumento decisivo per tenere insieme il tessuto sportivo e sociale del Paese”, hanno fatto sapere i presidenti delle varie Leghe.
Che da mesi, finora inascoltati, auspicano la misura volta a tutelare gli investimenti in pubblicità nel mondo dello sport non legato alla A o alla B di calcio hanno esposto al titolare del MEF le ragioni dei loro accorati appelli, strappando la promessa di valutare la possibilità di inserirla nel Decreto Agosto che seguirà al voto sullo scostamento di bilancio in programma domani. Da valutare con esattezza le ricadute pratiche sui bilanci dei club – si stima un impatto attorno ai 100 milioni di euro per tutto lo sport italiano – ma far passare il principio alla figura che più di ogni altra dubitava dell’efficacia della misura, illustrando la possibilità di un gettito sostanzialmente analogo per lo Stato con il mantenimento delle sponsorizzazioni sia pur defiscalizzate rispetto all’alternativa della perdita di ricavi (stimato un 31% in meno di sponsorizzazioni per il 2020/21 senza il credito d’imposta) è fondamentale per il via libera del Governo.