8 marzo 2020, i Grizzlies strapazzano Atlanta trascinati da Jonas Valanciunas e Ja Morant; prima di abbandonare il parquet amico del Fedex Forum, i giocatori si abbracciano felici per la trentaduesima vittoria, un risultato che porta il loro record a un inaspettato 50%.
La compagine di Memphis è la più grande sorpresa del campionato, a inizio stagione tutti gli esperti del settore erano concordi nel relegare i ragazzi del Tennessee nelle retrovie della NBA. La speranza dei tifosi si limitava a conservare la scelta al Draft del 2020 (destinata a Boston dalla settima assoluta) per continuare nell’opera di rafforzamento.
Invece, l’entusiasmo di un roster giovane, la frizzantezza di Ja Morant, la multidimensionalita’ di Jaren Jackson, la solidità di Dillon Brooks sono stati gli ingredienti alla base delle 32 vittorie (32-33 il record prima della sospensione) con cui Memphis si è issata fino all’ottavo posto della Western Conference.
Il Covid-19 ha però cambiato tutto. L’inerzia favorevole, con Blazers e Spurs in netta difficoltà, del mese di febbraio e marzo non c’è più.
Arrivati a Orlando con l’obiettivo di conservare il vantaggio sulle inseguitrici (il regolamento prevede che l’ottavo gettone per i Playoffs sia assegnato alla ottava in classifica se questa ha un vantaggio di almeno 4 partite sulla nona, altrimenti ci sarà uno spareggio tra l’ottava e la nona) e qualificarsi a un’insperata qualificazione ai Playoffs, i Grizzlies hanno accumulato ben cinque sconfitte, di cui quattro consecutive proprio all’inizio delle ostilità.
A complicare le cose, Jaren Jackson ha subito la lesione al menisco del ginocchio sinistro, salutando definitivamente il campionato 2019/2020.
Una disdetta per coach Taylor Jenkins, alle prese già con le assenze di Tyus Jones e Justise Winslow, e le tante difficoltà nel ritrovare quell’equilibrio e quella compattezza che avevano distinto la sua squadra nella prima parte di stagione.
Con la sconfitta subita dai Raptors, ormai è impossibile che Memphis conquisti il margine di 4 partite per la qualificazione diretta, ma c’è anche il rischio concreto che perdano il diritto di giocarsi la qualificazione nel “Play in”, ovvero lo scontro che la NBA ha deciso d’istituire tra l’ottava e la nona in classifica.
I Grizzlies hanno 33 vittorie, e nelle prossime due partite dovranno affrontare Celtics e Bucks, due avversari davvero ostici per tenere a bada la rimonta di Portland, San Antonio e Phoenix, tutte raccolte nello spazio di 1,5 partite, e molto più in forma degli “Orsi”.
Sarebbe davvero una beffa per Memphis, ma ancora non è detta l’ultima parola, e comunque non cancellerebbe una stagione splendidamente sorprendente.