Sono bastate due settimane per ribaltare completamente il mondo nella capitale dell’Arizona. Alla fine del mese di luglio, poco prima della ripartenza della stagione, la presenza dei Suns nella bolla di Orlando era considerata dai più come un semplice gesto di forma. Appena 26 vittorie in stagione e poche prospettive di una ripresa.
Invece, dopo 8 vittorie in altrettante partite, il destino di Phoenix si è ribaltato e da semplice comparsa è arrivata ad essere protagonista di questi seeding games nell’infuocata battaglia per l’ottava posizione a Ovest. Anche se non sono riusciti a raggiungere i playoffs, c’è da capire se queste due settimane sono state solo una parentesi felice oppure un nuovo inizio in vista di un futuro splendente.
Ecco, secondo noi, quali mosse dovrebbero seguire per continuare il loro cammino.
Non scambiare Devin Booker
Le fortune della squadra sono, ovviamente, legate a cosa deciderà di fare la giovane stella ex Kentucky. Il contratto in essere con i Suns è ancora lungo (altri 4 anni), ma se Booker dovesse pensare che l’Arizona non è il posto adatto per arrivare a vincere, la dirigenza potrebbe decidere di scambiarlo. Ci sono già state tante voci su possibili trade che lo coinvolgerebbero. Da uno scambio con Ben Simmons, ai Knicks che farebbero follie per portarlo nella Grande Mela. Per non parlare delle recenti parole di Draymond Green, il quale lo ha, senza neanche troppi giri di parole, invitato a lasciare Phoenix. Lui ha rassicurato tutti dicendo che vuole continuare a giocare per questa organizzazione, e dimostrare l’anno prossimo che le vittorie a Orlando non sono state semplicemente un caso. James Jones, General Manager della squadra, non può e non deve lasciarlo scappare.
Continuare la crescita dello young core
I giovani hanno decisamente cambiato marcia e grazie a loro il gioco di Monty Williams ha spiccato il volo. Ayton è migliorato soprattutto nella solidità difensiva, Payne e il rookie Cameron Johnson tirano molto bene da dietro l’arco (51% nella bolla il primo, 39% in stagione il secondo), mentre Mikal Bridges ha dimostrato di essere molto più di un 3&D. Inoltre, il grande assente per i Suns nella bolla è stato Kelly Oubre. L’ex Wizards era stato uno dei migliori nella stagione con quasi 19 punti di media prima dello stop, e la sua assenza era stato un altro indizio a favore dei detrattori di Phoenix. Se con il rientro di Oubre gli altri dovessero riuscire a mantenere per un’intera stagione ciò che abbiamo visto in questo poco tempo ad Orlando, allora sì, Phoenix potrebbe finalmente pensare di lottare per un posto ai playoffs fin da inizio anno.
Le mosse di mercato
Nessuno è intoccabile nel roster dei Suns, nemmeno Devin Booker stando ai rumors. Al momento però James Jones sembra essere più intenzionato a muoversi sul mercato per cercare di acquisire nuove scelte al Draft, piuttosto che per cercare nuovi giocatori in grado di alzare l’asticella delle ambizioni. Lo spazio salariale non manca, ma ci sono da rifirmare Saric, Jevon Carter e Baynes.
Proprio per Oubre, con il contratto in scadenza alla fine del 2021, si era parlato di un possibile scambio prima della deadline di febbraio, ma l’ottima chiusura di stagione potrebbe spingere la dirigenza a voler valutare questa squadra con tutti i suoi effettivi.
Per migliorare quindi, Phoenix cercherà di pescare un jolly dal Draft, magari una point guard da affiancare a Booker. I nomi sono tanti e non è detto che si vada su quel tipo di giocatore, ma se dovessero scegliere intorno alla numero 10 uno dei possibili indiziati potrebbe essere Cole Anthony da North Carolina: giocatore con atletismo e ampi margini di crescita, intrigante se inserito nel puzzle di Monty Williams.
L’ultima volta che i Suns hanno calcato il parquet di una partita di playoffs c’era ancora Steve Nash a trascinarli in campo. In 8 partite gli scenari sono cambiati, ma l’anno prossimo sarà finalmente il momento per dimostrare che il sole, nella valle, è pronto a risorgere.