I Playoffs 2020 stanno entrando nel vivo, ma scorrendo il tabellone della Western Conference non si legge il nome dei Golden State Warriors. Il team che ha contraddistinto gli ultimi cinque anni (5 Finals consecutive e 3 titoli) ha pagato una lunghissima serie di infortuni, chiudendo all’ultimo posto della NBA. La Lotteria ha regalato loro la seconda scelta assoluta al Draft, un piccolo passo indietro rispetto alla posizione di partenza, ma comunque un buon risultato (vero Cleveland?).
Adesso l’attenzione si sposta su Bob Myers, il general manager: cosa farà? Sceglierà davvero alla due? Scenderà di qualche posizione? Cercherà uno scambio per portare a casa un giocatore più pronto e dare l’assalto al titolo 2021?
Tutte opzioni possibili e plausibili. Cerchiamo di sviscerarle.
Pick
Quasi tutti i Mock Draft (le previsioni degli esperti) associano ai Warriors James Wiseman, il centro di Memphis. Il motivo è semplice: con duecentoquindici centimetri, braccia lunghissime, propensione alla stoppata, velocità e verticalità, rappresenterebbe il complemento ideale nel ruolo di centro, l’unico scoperto dopo gli addii di Andrew Bogut e JaVale McGee. Ci sono ovviamente tutte le incognite legate alla giovane età, alla mancanza di esperienza (James ha giocato solo tre partite al college) e, soprattutto, la capacità di contribuire da subito in una squadra di alto livello.
Ci sono anche altri prospetti interessanti nel Draft: Onyeka Okongwu, Isaac Okoro, Devin Vassell, Obi Toppin sono tutti profili che sarebbero anche più graditi dell’enigmatico Wiseman, per di più selezionabili con una scelta più bassa. Ecco, quindi, che l’ipotesi del “trade down” potrebbe essere vagliata da Myers e il suo staff. Ritrovarsi con Okongwu – solo per fare un nome – e un veterano da affiancare a Steph Curry, Klay Thompson e Draymond Green, rappresenterebbe decisamente un passo avanti per la prossima stagione.
Trade
La strada che in tanti pensano verrà battuta dai Warriors sarebbe tuttavia un’altra. Gli addetti ai lavori si aspettano che Myers vada alla ricerca di un giocatore più maturo, più pronto, più in linea con il progetto di tornare da subito nella ristretta cerchia delle contender. A maggior ragione perché Golden State può contare sulla “trade exeption” ottenuta dalla cessione di Andre Iguodala. I nomi? È molto difficile, in questo momento, individuare i possibili obiettivi, ma alcune supposizioni stanno già circolando.
In casa Sixers la cocente eliminazione, le difficoltà in stagione, il cambio di allenatore e i dubbi sulla loro convivenza hanno catapultato (nonostante il GM Elton Brand abbia già affermato di volerli tenere) Joel Embiid e Ben Simmons sul mercato. L’obiettivo più plausibile sarebbe il centro camerunense, per fornire alla squadra una presenza vicino a canestro sia in attacco che in difesa. A Phila potrebbero andare Andrew Wiggins e la seconda chiamata assoluta, con la quale selezionare uno tra Wiseman, Anthony Edwards (se disponibile), LaMelo Ball (improbabile…) oppure Toppin.
Altri tre giocatori accostati ai Warriors, ma di un livello decisamente più basso, sono Myles Turner, John Collins e Aron Gordon. Il centro d’Indiana è reduce da una stagione così così, ma rappresenta il profilo perfetto dello “Stretch Five”, cioè un lungo capace di allargare il campo con il tiro dalla distanza e, allo stesso tempo, farsi sentire a rimbalzo e come rim protector. Con la crescita di Domantas Sabonis (convocato pure all’All-Star Game), i Pacers potrebbero tranquillamente privarsi di Turner. Per Collins il discorso è, invece, legato alla volontà degli Hawks di rinnovare alle cifre desiderate dal giocatore. In quel caso, potrebbe essere organizzata una “sign and trade” tra le squadre, con Collins pronto ad affiancare Green come lungo nel line up di Steve Kerr. Gordon, infine, sembra aver fatto il suo tempo a Orlando e i Magic potrebbero decidere di rifondare la squadra e cedere alcuni dei loro pezzi pregiati. L’ex Arizona si troverebbe a meraviglia nel basket di Kerr, permettendosi il lusso di potersi limitare e concentrare solo sugli aspetti del gioco che predilige: difesa, corsa in campo aperto, rimbalzi e tiri sugli scarichi.
Ma i sogni dei tifosi della Baia sono popolati da nomi molto più altisonanti. Il principale è ovviamente Giannis Antetokounmpo, appena eliminato dalla corsa al titolo con i suoi Bucks. Giannis ha espresso il suo amore verso Milwaukee, ma la franchigia del Wisconsin potrebbe cedere alla paura di perderlo senza alcuna contropartita alla scadenza del contratto (2021). Con meno appeal, ma le stesse difficoltà nell’acquisirli, ci sono Devin Booker e Bradley Beal. Booker è stato il miglior giocatore della “bolla”: ha condotto i Suns a un record immacolato a Orlando e si è trovato accostato ai Warriors dopo le dichiarazioni avventate di Green (lo aveva invitato a lasciare Phoenix, perché là non ci sarebbe futuro per lui). L’All-Star dei Wizards ha invece esteso il contratto fino al 2023, ma potrebbe essere sacrificato sull’altare della seconda scelta nel Draft di quest’anno e della scelta di Minnesota del 2021, accelerando così la ricostruzione della franchigia della Capitale.
Tante opzioni sulla scrivani di Myers, chissà cosa aspetta i tifosi dei Warriors.