PANATHINAIKOS OPAP ATENE – OLYMPIACOS PIRAEUS 71–78
(12-22, 35-44, 57-62)
Secondo round di Turkish Airlines Euroleague che vede 9 titoli contemporaneamente in campo nel derby di Atene. Sfida nella sfida il duello tra Printezis e Mitoglou, presente e futuro del basket greco nel ruolo di ala forte.
Gran partenza di Printezis che con 9 punti nei primi 7 minuti guida i suoi al 12-22 della prima sirena.
Secondo quarto molto più equilibrato, con i greens che dopo essere sprofondati fino al -15 del 18esimo minuto, riescono a portare lo svantaggio in singola cifra con due conclusioni pesanti, firmate White e Kaselakis, nell’ultimo giro di lancette del primo tempo.
Negli spogliatoi coach Vovoras tocca i tasti giusti e, complice anche qualche aggiustamento difensivo sui post-up di Printezis, i padroni di casa riescono a tenere gli avversari sotto ai 20 punti nel quarto, inseguendo a soli due possessi di distacco all’ultimo riposo. Prestazione a 360 gradi di Papapetrou, presente nel pitturato (5/10 da due) ma anche bravo a scaricare (4 assist) armando la mano di Foster (4/5 da due e 2/3 da tre), preciso nelle conclusioni da fuori a punire le rotazioni dei reds.
Nell’ultimo periodo Bartzokas si affida ancora all’esperienza e alla classe dei veterani Spanoulis e Printezis, nonché alla verve di McKissic (10 punti e 4 falli subiti) per resistere al tentativo di rimonta dei padroni di casa nonostante una serata disastrosa dalla lunga distanza (5/27 da tre). Sirena finale che vede festeggiare meritatamente (netta differenza nel PIR, 61-80) l’Olympiacos che così si aggiudica il derby di Atene e trova il primo successo stagionale in Turkish Airlines Euroleague.
Panathinaikos: Papagiannis 6, Auguste 7, Papapetrou 14, Kaselakis 7, Vougioukas n.e., Foster 15, Nedovic 9, Sykes, White 5, Mitoglou 2, Bentil 1, Sant-Roos 5. All. Vovoras.
Olympiacos: Harrison 7, Charalampopulos n.e., Larentzakis n.e., Spanoulis 8, Sloukas 6, Martin 8, Vezenkov 9, Printezis 17, Papanikolau 3, Jenkins 5, Ellis 5, McKissic 10. All. Bartzokas.
Foto di copertina: Carlos Calvillo / Superbasket