Nel Texas, si sa, lo sport per eccellenza è il football. I Dallas Cowboys sono una vera e propria istituzione, talmente seguiti da meritarsi la qualifica di “America’s Team”.
Negli ultimi anni, però, anche il basket sta facendo breccia tra gli appassionati. Grazie ai successi di San Antonio, Houston e Dallas, la palla a spicchi ha conquistato spazi importanti, generando un interesse che si è tradotto in una scena cestistica di preminenza nazionale. Anche il mondo dei college sono una piena dimostrazione del fenomeno: Texas è ormai meta dei più prospetti liceali più importanti, Texas Tech è arrivata alle Final Four del 2019, Baylor è stata la Numero 1 del Ranking di quest’anno per settimane.
Accanto agli atenei più noti possiamo affiancare anche un altro college, meno conosciuto ma tutt’altro che ininfluente: Texas Christian University.
Quest’anno a Forth Worth – il sobborgo di Dallas dove si trova anche l’aeroporto della metropoli texana – è stato un anno speciale perché nelle fila delle “Rane Cornute” (questo il soprannome della squadra) ha militato un giocatore che tra qualche mese giocherà nella NBA. TCU non è nuova ad accogliere gli scout della lega: nel suo passato recente ci sono Kurt Thomas (ex Knicks, Phoenix, San Antonio), Lee Nailon (ex Charlotte, New Orleans e Phila, visto anche a Milano) e Kenrick Williams (attualmente a New Orleans).
Desmond si unirà a questa speciale compagnia il 18 novembre, anche se collocarlo in una qualsiasi posizione del Draft risulta molto difficile. Le previsioni parlano di una scelta attorno alla venticinquesima, e anche il diretto interessato sembra concordare:
Ho effettuato tanti colloqui con le varie squadre, la nostra (di Desmond e dell’agente, ndr) previsione – basata sulle indicazioni ricevute dopo le interviste- è che sarò scelto nella seconda metà del primo giro.
La NBA è certamente interessata alla sua capacità di colpire dalla distanza. In questa stagione ha chiuso a oltre 16 punti di media con un eccellente 44% dall’arco. Desmond è un tiratore, non c’è alcun dubbio: che sia dal palleggio o in uscita dai blocchi, al ragazzo dell’Indiana non può essere lasciato molto spazio, altrimenti il rapidissimo tiro troverà il canestro.
Nel quarto e ultimo anno a TCU, però, Bane ha completato il suo gioco con l’aggiunta di un ball handling molto più sicuro. In questo modo ha potuto variare le soluzioni offensive e fungere anche da iniziatore dell’azione (quasi 4 assist a partita).
La nuova dimensione ha attirato ancora di più la NBA, interessata ai tiratori puri come Bane, ma ancora di più a quelli che possono attaccare dal palleggio i “close out” difensivi.
Tante le squadre sulle sue tracce: Sixers, Celtics, Dallas, Utah, Oklahoma City. I più interessati però sono i Los Angeles Lakers, reduci dal titolo conquistato contro la Miami di Jimmy Butler, ma anche di Duncan Robinson e Tyler Herro, due profili accostati a Desmond.
Uno specialista, che manca di quell’atletismo puro da farne una stella, ma maturo (22 anni), tecnicamente preparato e in possesso di un tiro dolcissimo anche da distanza NBA.
Non resta che attendere il giorno del Draft per scoprire chi scommetterà sulle doti balistiche di Desmon.