Il mercato delle sponsorizzazioni vive un profondo mutamento, l’offerta di visibilità classica, se pur importante e di valore, rischia di essere insufficiente e di non avere appeal per le aziende che dovrebbero o vorrebbero “investire” nello sport.
Oggi più che mai, vivendo nell’incertezza dei mercati e nella non programmazione finanziaria per molti settori fortemente danneggiate dalla pandemia in atto, risulta complicato e difficilissimo catturare l’attenzione e l’interesse dei potenziali sponsor. Questa è purtroppo la situazione reale.
Volendo dare segnali di positività e fiducia perchè prima o poi passerà e leccandoci le ferite dovremo tornare a “divertirci e produrre”, proviamo a fornire delle semplici istruzioni di metodo “marketing” affinché l’offerta di una società sportiva possa essere “appetibile” e sortire il giusto interesse da parte degli sponsor.
#Analizzare e studiare a fondo il business dello sponsor: prodotto/servizio, target e mercato di riferimento, attuale presenza digitale e comunicativa, partnership in atto, vision dell’azienda.
#Pianificare le attività strategiche: possiamo creare degli interscambi commerciali tra i nostri sponsor? Facciamolo concretamente e quotidianamente (non soltanto con un evento annuale di matching B2B). Mettiamoli nelle condizioni di conoscersi, dialogare. Utilizziamo gli strumenti digitali se non possiamo farlo fisicamente (ottimizzando anche i costi). Creiamo format di informazione e relazione pensati ad hoc anche per il matching di due soli sponsor.
#Progettare. Se i nostri sponsor si rivolgono al target consumatore finale iniziamo a realizzare delle vere e proprie campagne di promozione dei prodotti/servizi rivolte ai giusti destinatari. Se il consumatore è la “famiglia” proviamo a parlare il giusto linguaggio dei bambini e dei genitori utilizzando gli strumenti del family marketing per esempio…
#Comunicare. Utilizziamo i media nazionali, regionali e locali in modo attivo, soprattutto quelli di settore sia lato sponsor che sportivo. Coinvolgiamoli anche investendo su di essi. Che siano digitali o tradizionali, il piano di comunicazione dedicato allo sponsor sarà molto apprezzato, certamente di più di un post mordi e fuggi…
#Valorizzare. Ed infine, abbiniamo alla strategia ed all’attività marketing anche i nostri celeberrimi strumenti di visibilità classica (Led, logo maglia e materiale sportivo), vedrete che alla fine sarà comunque sempre chiesta… la visibilità del proprio brand non è mai troppa!
Questo “lavoro” sarà certamente recepito e percepito come valore aggiunto dai potenziali sponsor.
Ma sempre di lavoro si tratta! un’attività differente dal mandare una semplice e-mail con il piano di visibilità standard uguale per tutti con i freddi numeri che attribuiscono il valore economico al famigerato “pacchetto”.
A proposito, il costo del lavoro delle persone che dovranno “mettere in campo” il marketing va calcolato dentro il valore dei pacchetti… È come se calcoli il costo del vino dalla produzione all’imbottigliamento e poi non ci metti dentro il packaging e la promozione. Alla vendita si genera uno squilibrio finanziario tra costi e ricavi. Ragionamento semplice ed immediato, ma che poi puntualmente tutti dimenticano di realizzare concretamente.
Presidenti non abbiate paura di dovere strutturare un’Area Marketing “appesantendola” di costi e personale, esistono le Università, i Master, gli Spin-Off. Postacci dove si possono trovare tante risorse di grande valore e capacità da fare crescere e valorizzare.
Costa fatica individuarli, selezionarli e formarli ma poi qualcuno di loro può diventare il vostro “tesoro”.
Alla prossima puntata…