Umana Reyer Venezia vs Partizan NIS Belgrado 59-79 (18-11; 33-27; 45-55)
Al Taliercio va in scena il recupero della settima giornata di EuroCup tra Umana Reyer Venezia e Partizan NIS Belgrado. Partita completamente ininfluente per entrambe le squadre, con i lagunari che sono già fuori dalla competizione e i serbi che invece sono già qualificati alla fase successiva (e sia in caso di vittoria che di sconfitta non si muovono dal quarto posto). Match che quindi risulta utile solo per testare nuove dinamiche tattiche.
Quintetti titolari
Venezia: De Nicolao, Tonut, Cerella, Stone, Fotu
Belgrado: Miller-McIntyre, Paige, Dangubic, Thomas, Mosley
Avvio di match caratterizzato dal ritmo tipico di partite che non hanno alcuna valenza a livello di classifica. Entrambe le squadre cercano un dinamico giro palla per trovare soluzioni aperte, ma l’andazzo è tutto meno che forsennato. In questi casi ci si potrebbero aspettare alte percentuali al tiro, vista comunque la mancanza di pressione, ma sia l’Umana Reyer (5/10 da 2 e 2/8 dall’arco) che il Partizan (1/7 da 2 e 2/4 dall’arco) faticano a trovare con continuità il fondo della retina, perdendo anche diversi palloni (ben 8 per gli ospiti). Primi 10′ che quindi si giocano a basso punteggio e punto a punto, almeno fino a 2′ dalla prima sirena: le giocate di Watt e D’Ercole permettono infatti a Venezia di chiudere con un parziale di 7-2 valido per il +7.
E’ ancora Watt a rilanciare l’azione di compagni in apertura di seconda frazione (gioco da tre punti per il +10), con il match che sembrerebbe prende un po’ più di vitalità. Tuttavia, dopo una prima parte di periodo in cui il punteggio si muove con maggiore velocità, superata il quinto minuto la gara ritrova i binari del primo quarto (dopo 20′, 38% dal campo per la Reyer e 36% per il Partizan) . Gli orogranata si tengono sempre in testa con un margine che varia tra le otto e le cinque lunghezze, ma non riescono a trovare lo spunto per provare ad imbastire una vera e propria fuga. Dall’altro lato invece Belgrado insegue come può: gli uomini di coach Filipovski non forzano e non spendono grandi energie, riuscendo comunque a tenere a tiro i propri avversari. All’intervallo lungo i padroni di casa conducono sul 33-27.
Al rientro dagli spogliatoi il match viaggia sulle montagne russe. Daye e De Nicolao spingono Venezia sul nuovo massimo vantaggio (+11; 38-27), ma gli ospiti reagiscono subito e, sfruttando le indecisioni degli avversari, imbastiscono un parziale di 0-7 per ritornare sul -4. Cerella e Watt provano a dare un’altra sgasata, con i lagunari che ritrovano il +9, ma si tratta di un fuoco di paglia. Gli uomini di coach De Raffaele infatti nella seconda parte della terza frazione cadono in un vero e proprio blackout su ambo le metà campo e lasciano la strada spianata al Partizan: dal 43-34 Paige e soci intavolano un parziale di 2-21 che li porta a condurre sul +10 (45-55) in vista degli ultimi 10′ di gioco.
Chappell e Watt provano a non far scappare ulteriormente gli ospiti, con l’Umana Reyer che insegue sul -9 dopo un paio di giri d’orologio, ma le difficoltà emerse nella frazione precedente continuano ad affliggere i padroni di casa. Gli ospiti non si guardano indietro e tirano dritto: a metà dell’ultimo periodo il Partizan conduce sul +17 e la partita può essere considerata chiusa. Gli ultimi minuti servono solo a definire il punteggio finale.
Venezia: Casarin 4, Stone, Tonut 4, Daye 3, De Nicolao 5, Chappell 8, D’Ercole 3, Cerella 3, Possamai 4, Biancotto, Fotu 4, Watt 21. Rimbalzi: Fotu 7, Watt 5. Assist: De Nicolao 3,Tonut 3.
Belgrado: Miller-McIntyre 9, Mika 2, Zagorac 2, Paige 11, Dangubic 7, Jaramaz 12, Velickovic NE, Jankovic 8, Thomas 17, Trifunovic 11, Mosley. Rimbalzi: Mosley 8, Dangubic 7. Assist: Miller-McIntyre 6.
Immagine di copertina: Sito ufficiale 7Days EuroCup