ZENIT SAN PIETROBURGO – ALBA BERLINO 87-71 (23-24; 43-48; 68-67)
Seconda settimana consecutiva con doppio impegno in Eurolega per lo Zenit: dopo aver ospitato Milano e Valencia con alterne fortune, gli uomini di Pascual se la vedranno con Alba Berlino e Real Madrid. La sfida con i tedeschi, lontani dalla zona playoff, non si preannuncia comunque semplice, dato che i berlinesi stanno onorando la competizione con prestazioni di livello, costringendo gli avversari a sudarsi le proverbiali sette camicie.
L’inizio del match esalta le caratteristiche di entrambe le squadre: organizzazione e fisicità per lo Zenit, velocità e creatività per l’Alba. La conseguenza è una partita gradevole ed equilibrata, col punteggio di 10-11 dopo i primi 5′ di gioco. I tedeschi provano la fuga (18-23 a 1’20” dal termine), ma devono fare i conti con la coppia Thomas-Pangos, abile a mantenere la propria squadra in scia ai berlinesi: il primo quarto si chiude sul 23-24, con Fontecchio grande protagonista e autore di 9 punti con un perfetto 3/3 dall’arco.
Partenza sprint dell’Alba, che grazie al duo Eriksson-Sikma piazza un parziale di 0-6 che la proietta al massimo vantaggio (23-30) dopo 1’20” del secondo quarto. Il match prosegue con soluzioni offensive piuttosto confuse da entrambe le parti, ma gran parte del merito va attribuito alle difese: 29-33 a 5′ dall’intervallo di metà gara. Altra sgasata dell’Alba, capace di issarsi fino al +10 (33-43 a 3′ dal termine del secondo parziale). Lo Zenit fatica a contenere la vivacità degli avversari, ma può contare su un fuoriclasse di nome Kevin Pangos: il play canadese (14 punti all’attivo nei primi 20′), realizza il buzzer beater da tre punti che dimezza il distacco ed il primo tempo termina 43-48. Oltre a Fontecchio, nell’Alba impressiona anche Lammers: 9 punti, 4 rimbalzi e 17 di valutazione.
L’Alba resiste all’onda d’urto dello Zenit, riavvicinatosi pericolosamente fino a -2 e, grazie ad alcune elegantissime giocate di Sikma, degne di essere esposte al vicino museo dell’Ermitage, incrementa il proprio vantaggio portandosi sul 50-61 a 5′ del terzo quarto. Lo Zenit si affida ai suoi tiratori e, grazie al tiro da 3 riesce a ridurre il distacco, perfezionando aggancio e sorpasso con 5 punti in fila di Poythress: 66-64 a 1’30” dall’ultimo intervallo. La terza sirena è un toccasana per la formazione di Aito Reneses, decisamente in difficoltà dopo il rientro impetuoso dello Zenit. Il terzo parziale si chiude 68-67, ma con l’inerzia tutta per i russi.
L’esperto Tarik Black fa valere la propria stazza nel pitturato, realizzando 4 punti molto importanti, mentre sul fronte opposto è ancora Luke Sikma ad interrompere il digiuno offensivo dei berlinesi: 72-69 a 6’35” dalla fine dell’incontro. Lo Zenit però sembra aver trovato la formula per risolvere il match ed infatti allunga il proprio vantaggio a 7 punti, portandosi sul 76-69 con meno di 5′ da giocare. Sono due triple di Hollins a chiudere definitivamente i giochi, consentendo allo Zenit di portarsi sull’82-69 a 3’45” dall’ultima sirena. L’incontro termina 87-71 in favore dello Zenit e questo risultato permette ai russi di tenere lontane le aree più tumultuose della zona playoff.
MVP per lo Zenit da condividere tra Kevin Pangos e Will Thomas, i più costanti nell’arco del match: 19 punti e 7 assist per il canadese e 15 punti, 6 rimbalzi e 4 rubate per l’americano. Per l’Alba, ottima per 25′, il migliore è Sikma, autore di 18 punti e 6 rimbalzi, sporcati però da ben 6 palle perse. Buona prova per Simone Fontecchio, seppur con un calo nel finale come per tutta la sua squadra: 12 punti con 0/4 da 2, 4/5 da 3, 5 rimbalzi e 4 assist.
Zenit San Pietroburgo: Zakharov 0, Pangos 19, Fridzon 0, Hollins 13, Thomas 15, Baron 6, Khvostov 0, Pushkov ne, Zubkov 15, Poythress 11, Ponitka 14, Black 4. Allenatore: X.Pascual
Alba Berlino: Lo 10, Siva 0, Giffey 2, Delow 0, Eriksson 9, Mattisseck 3, Schneider 0, Nikic ne, Fontecchio 12, Thiemann 6, Sikma 18, Lammers 11. Allenatore: A.Garcia Reneses
Foto copertina: account Twitter Alba Berlino (@albaberlin)
Danilo Dagrada