SIMAC è stato nostro sponsor per tre anni, 1983-86. Il nome, una sigla, è nato dalle prime due lettere dei primi nomi delle due figlie del fondatore dell’industria, Ing. Alfredo Cavalli, Simona e Maria. Ma il personaggio era lui, l’Ingegnere. Fai conto Bud Spencer! Ma un cervello incredibile. Aveva tipo 20 brevetti! Ha inventato il PastaMatic, il Gelataio, decine di cose. Altre ditte l’hanno copiato subito. Recentemente, è uscito l’aspirapolvere Dyson. Abbiamo uno anche noi. Una meraviglia. Ho pensato: “Mr. Dyson è come l’Ing. Cavalli.” Poi, ora, vedo altre ditte uscire con loro versione del Dyson. Penso, “Come, ai tempi, altre ditte con il PastaMatic.”
Personaggio? Lui diventa sponsor nel 1983. Ha poi invitato la squadra alla sua fabbrica, appena fuori Milano. Sono andato in macchina con Renzo Bariviera. Ci fa vedere tutto, impressionante. Sopra ogni cosa, in alto, sopra sua scrivania, i suoi brevetti, ancora più impressionante. Poi, mentre stavamo per andare via, ci dice che ha qualche omaggio per noi. Omaggio? Ci ha dato 10 macchine diverse per ognuno!!! 10 scatole. La macchina di Renzo quasi non teneva tutto! Pieno il baule. Piena la parte dietro i posti in avanti. Cioè, un Gelataio, una PastaMatic, un’infinità. Siamo rimasti sconvolti tutti. Una generosità incredibile. Apprezzato da tutti.
Poi, era Milanese doc. Pur essendo giovane, 42 anni, parlavo spesso in dialetto. Dico tutto per raccontare questa storia. Nel suo secondo anno con noi, 1984-85, possiamo prendere Joe Barry Carroll, 216 cm, 24 punti per partita nell’NBA. Io non c’ero alla riunione per decidere come affrontare il costo di tale operazione ma c’era nostro GM, Toni Cappellari. Mi disse, “Nessuno parlava di soldi, solo della bravura del giocatore. Passano dieci minuti, anche venti. Poi, finita la pazienza, l’Ing. Cavalli, a voce alta, chiede, ‘S’el custa?’ Con questo, abbiamo parlato di soldi. Lui voleva vincere e ci ha detto che lui avrebbe coperto qualsiasi differenza. Un grande.”
Nostro primo anno, 1983-84, ci ha visto perdere due finali: la finale della Coppa delle Coppe per un punto contro il Real Madrid (con Antoine Carr non tesserabile) poi la finale-scudetto per 2-1 contro la Virtus Bologna (con Dino Meneghin squalificato per l’ultima partita). Mi è dispiaciuto per tutti noi ma molto anche per l’Ing. Cavalli, un vincente. Quindi, nel 1984-85, con Carroll, abbiamo potuto dare due grandi soddisfazioni a lui: lo scudetto e la Coppa Korac. Nel 1985-86, mentre eravamo un ritiro prima dei playoff, ci è arrivata la notizia: a 44 anni, l’Ing. Cavalli è stato stroncato da un infarto. Impossibile descrivere lo sgomento, lo shock, l’incredulità.
Sono andato al suo funerale con Toni Cappellari e Franco Casalini. Chi c’era? Silvio Berlusconi! Motivo? Perché l’Ing. Cavalli, un uomo delle grandi intuizioni, è stato uno dei primi a dare soldi alla Fininvest come sponsor dei programmi di Canale 5, Italia 1 e Rete 4. Silvio Berlusconi, sempre riconoscente di queste cose, era lì per l’ultimo saluto. Con questo abbiamo perso la SIMAC come sponsor, il che mi è dispiaciuto molto. Dire che ero affezionato all’Ing. Cavalli è dire poco. Ma non solo io. Tutti noi. Quando abbiamo vinto lo scudetto e la Coppa Italia nel 1985-86, mi sono detto, “Questo è per Lei, Ingegnere.” Mi dispiaceva non poter dare a Lei il trofeo personalmente.