Domani alle ore 10.20 il quarto di finale tra Italia e Francia. Tutta la fiducia e la convinzione di Alessandro Pajola sulle possibilità dell’Italbasket di continuare il sogno olimpico.
Intervistato da Ettore Livini per La Repubblica Bologna, un estratto delle sue parole.
“Di una cosa però sono certo. Non c’è nessuna impresa qui a Tokyo che sia impossibile. A questo punto sono rimaste solo squadre di livello stellare, con tanti fenomeni in campo. Ma noi ci siamo. E se ognuno mette sul parquet le sue qualità e ci aiutiamo tra di noi possiamo battere qualsiasi squadra, sono tranquillo”.
Dalle urne del sorteggio è uscito il nome della Francia nei quarti di domani. Preoccupato?
“Per me, lo ripeto, a questo punto ogni squadra era uguale. La Francia ha caratteristiche e amalgama particolari. Gli Usa sono gli Usa. La Spagna ha grande esperienza e la Slovenia ha un certo signor Luka Doncic un fenomeno immarcabile”.
Cosa dobbiamo fare per andare avanti? “Ci sono ancora tre step del torneo e noi dobbiamo mettere in campo quello che siamo capaci di fare. Servirà un gran lavoro di squadra come quello che abbiamo fatto
nell’ultimo quarto con la Nigeria. Poi dovremo avere positività e mente libera”.
Le vostre partite finora hanno avuto una costante: la prestazione a fasi alterne, con sprazzi di gran
gioco e periodi di blackout. Come mai? “Fa parte del nostro gioco. Andiamo molto ad istinto e l’istinto
ti porta a volte a prendere un tiro affrettato o a fare o non fare un fallo. Non è un problema solo nostro. Sto guardando anche le altre partite e quasi tutti hanno passaggi a vuoto. Penso si spieghi con il fatto che in campo ci sono giocatori che hanno giocato pochissimo assieme e questo conta. C’è da affinare l’affiatamento”.