L’Olimpia è felice di presentare due giocatori italiani che negli ultimi anni sono cresciuti tantissimo. Ricci ha debuttato solo 4 anni fa in serie A1 e arriva reduce dalle Olimpiadi. Alviti è stato uno dei migliori italiani della passata stagione.
GIAMPAOLO RICCI
Mi sento felice, emozionato e privilegiato. Siamo pronti per lavorare. Ho fatto molti step partendo dal guadagnandomi tutto quello che poi è arrivato. Escluse serieB e A2 posso dire che la svolta è stata Cremona, quando al secondo hanno Meo mi ha dato fiducia e ho capito che sarei potuto diventare un giocatore importante. Tutto quello che è arrivato è arrivato grazie a tanto lavoro. Sono qui perché voglio migliorare e stupire.
L’Eurolega è uno dei motivi principali per cui ho deciso di fare questa scelta. È bello condividere lo spogliatoio e la vita di tutti giorni con questi compagni, mi sento fortunato ed è un privilegio poterlo fare. L’obiettivo sarà provare ad entrare nel basket dei grandi dimostrando di poterci stare.
Quella di quest’estate è stata una scelta difficile perché venivo da uno scudetto vinto da capitano: il sogno di tutti i giocatori. Dopo lo scudetto ho dovuto fare una scelta e i motivi per cui sono qui sono la chiamata di Messina e l’Eurolega. L’obiettivo è provare a fare ancora un passo avanti nella mia carriera. Ho fatto di tutto per la maglia di Bologna, le cose belle non possono durare per sempre e quello che dovevo fare alla Virtus l’ho fatto. Ora sono qui per rimettermi in gioco e voglio dare tutto me stesso per quest’organizzazione che mi permette di fare un ultieriore step.
DAVIDE ALVITI
Sono tutt’ora emozionato, soprattutto da quando ho visto per la prima volta la maglia con il mio nome. Sono onrato di fare parte di questo grande club. Ancora dirlo adesso è un’emozione quasi indescrivibile. Non mi sono mai posto obiettivi troppo lontani perché cercavo di pensare al presente. Lo testimonia il mio percorso di crescita dove ho cercato di fare sempre qualcosa di più. Ci sono stati molti più momenti difficili che facili. Quando ho ricevuto questa chiamata sono stato qualche giorno a cercare di capire se tutto questo fosse vero parlandone anche con la mia famiglia. Questo è assolutamente un punto di partenza: sono un ragazzo ambizioso e questo certamente non è un punto d’arrivo.
Poter condividere campo e spogliatoio con compagni di così alto livello è un grande onore e una grande opportunità: da ragazzo mi fermavo con mio padre a guardare Datome e ho cercato di emularlo sia in campo che come persona. Mi piace vedere Hines, che ricordo da quando giocava a Veroli, e giocarci insieme sarà bello ed emozionante.
Gli obiettivi personali e di squadra vanno di pari passo. Sarò soddisfatto se facendo un recap dell’anno avrò dato il 120% tutti i giorni. Gli obiettivi stagionali di squadra sono alti e di non semplice realizzazione: giocheremo 4 competizioni. Cercherò di prendere il meglio da tutti, non solo dai giocatori.