È stato uno dei principali colpi del mercato estivo. Adesso Amedeo Della Valle è pronto per tornare protagonista nel campionato italiano vestendo la maglia della Germani Brescia.
Intervistato da Piero Pisaneschi per il Corriere della Sera – Bs, un estratto delle sue parole.
Della Valle, lei è uno dei primi nuovi innesti ad essere arrivato in città. Come si sta trovando a Brescia? “Molto bene, ma me lo aspettavo. Il livello organizzativo è da squadra di prima fascia europea. E non poteva essere altrimenti visto che Mauro Ferrari è una persona molto attenta ai dettagli. Un’organizzazione tale ti permette di pensare solo al campo, senza pesi mentali secondari, con tutti i comfort per fare bene”.
E dal punto di vista del gioco? “Dopo appena due amichevoli, la squadra è ancora un punto interrogativo. Stiamo lavorando tanto e bene. Coach Magro è una persona molto preparata, siamo entrambi “malati” di pallacanestro e ci troviamo su molte cose. C’è molta suspense per le partite di Supercoppa per vedere a che livello siamo”.
Domenica ritroverà Max Menetti da avversario. Che ricordi ha degli anni trascorsi a Reggio Emilia? “È stata una persona molto importante per la mia crescita. Ho avuto la fortuna di condividere tante gioie e anche qualche dolore. Lo ritengo un allenatore molto bravo a veicolare le proprie idee. Le sue squadre non partono mai come prime della classe ma poi fanno sempre bene”.
Arrivato a 28 anni, si sente un giocatore maturo o può ancora migliorare? “Ritengo di aver acquisito una buona esperienza. Dal punto di vista del gioco, posso ancora fare degli step. Devo tornare ad avere più il pallone tra le mani rispetto al ruolo di specialista ricoperto negli ultimi anni”.
Nelle partite amichevoli contro l’Efes sembra che ciò stia avvenendo. Si sente già il go-to-guy di Brescia? “Ho cercato un posto che potesse darmi un ruolo da protagonista e Brescia credo sia stata la scelta giusta. Per far risaltare le mie caratteristiche offensive, da realizzatore e creatore, ho bisogno di avere intorno giocatori fisici che nascondano le mie debolezze difensive. Non credo però di essere il solo go-to-guy”.