Partita dentro o fuori per la Supercoppa, Trieste e Trento di fronte in prima battuta per capire qualcosa di più sul loro percorso di crescita in vista del campionato.
Dopo qualche errore da ambo le parti, si scaldano i tiratori e la partita entra nel vivo: 5-7 con canestro di Saunders. Secondo fallo di Reynolds in neanche tre minuti di partita, coach Molin è costretto al cambio nonostante l’americano volesse rimanere sul parquet. Jordan Caroline sembra sempre più a suo agio fisicamente, e di conseguenza anche tecnicamente; match costellato di errori anche non provocati, Trento avanti 9-11. Allianz molto contratta, poco dinamica sulle due metà campo, Mian dall’arco comunque mette la freccia del sorpasso per i suoi 14-11 e time out coach Molin. Bradford mette una tripla scavando dalla “spazzatura” di un momento abulico dei suoi, in un primo quarto stanco la differenza la fanno estemporanee soluzioni dei singoli; primi dieci minuti chiusi sul 19-18. Approssimazione è la parole chiave di 12 minuti di contesa, in cui Alessandro Lever trova due ottime conclusioni per entrare nel match: 26-23. Alto-basso Grazulis-Konate che riconcilia con la pallacanestro e crea il primo mini break per i padroni di casa sul 32-27. Sul parquet il lungo fisicato maliano in maglia biancorossa è sempre un fattore, anche a giri ridotti; 12 punti e Allianz avanti di 7 punti. Trieste abbina un paio di cose buona ad altri orrori tecnici per il rientro facile della Dolomiti Energia con Flaccadori; squadre all’intervallo sul 40-34.
Continua una versione cestistica “vietata ai minori” anche ad inizio ripresa, segno tangibile che questa Supercoppa è un reale allenamento suppletivo in vista del campionato. Johnatan Williams cerca di dare sostanza in area pitturata, ma poi litiga con il canestro dalla lunetta; un ottimo Grazulis invece porta sul +8 Trieste, massimo vantaggio. Tecnico a Konate per un presunto contatto non fischiato, Reynolds capitalizza e Trento è a -2, con l’americano a 13 punti; time out coach Ciani. Mezzanotte da tre punti per il nuovo sorpasso dell’Aquila, fuoco di paglia prima del ritorno dei padroni di casa con parziale di 5 a 0. Terza frazione, sempre non indimenticabile, chiusa sul 58-56 con canestro di Lever allo scadere. Jordan Caroline con una doppia tripla con parziale di 2-8 per un’inerzia cambiata di padrone; time out Ciani sul 60-64 a 7 minuti e 29″ dal termine. Andrejs Grazulis mette una pezza con un tap-in, seguito da Fernandez per il -2 Allianz. Contestata la terna arbitrale dal pubblico dell’Allianz Dome, un modo come un altro per mettere pressione anche a Trento; Trieste però è troppo farraginosa, anche nei suoi uomini di più credibili tecnicamente come Adrian Banks, Trento però con errori dalla lunetta regala il pareggio a quota 70 con Grazulis. Banks si riscatta con 5 punti di qualità, ma Saunders con tripla riporta avanti l’Aquila sul 73-76. Fra tuffi, palle mezze perse e conclusioni casuali, si ha ancora una partita a 1 minuto e 20″ dal termine sul 77-78 dopo la tripla di Banks. Due liberi sbagliati da Williams regalano il vantaggio Allianz con tripla di Fernandez; pareggio di Flaccadori con un tiro dai 4 metri. Ancora bomba di Fabio Mian dall’angolo e time out coach Molin sul 83-80 con 17 secondi da giocare. Reynolds corregge un errore di Flaccadori ma uno sfondamento rivedibile fischiato su un investimento a Banks sulla rimessa concede l’ultima possibilità a Flaccadori che viene stoppato da Grazulis; finisce 83-82.
Raffaele Baldini