La pesante sconfitta contro l’Umana Reyer Venezia in Discovery+ Supercoppa e le schiette dichiarazioni in sala stampa di coach Aza Petrovic.
Senza troppi giri di parole, Matteo Tambone analizza il momento in casa Carpegna Prosciutto Pesaro.
Intervistato da Elisabetta Ferri per Il Resto del Carlino/Pesaro, un estratto delle sue dichiarazioni.
“Venezia è la squadra più rodata in serie A, ha cambiato pochissimo, mentre alcuni di noi nemmeno hanno mai giocato in Italia. Questo non basta a giustificare 30 punti di scarto già all’intervallo. Perdere ci sta, ma non così”.
“Sinceramente anche al torneo di Brindisi non è che avessimo fatto delle belle figure: le cose non stanno girando perché ci sono ancora tanti aspetti da sistemare”.
Le parole di Aza nel dopo gara di Casalecchio non aiuteranno i brasiliani a riprendersi… “Non ho ancora parlato con loro. Di sicuro per un giocatore non è bello leggere cose del genere da parte del tuo coach, ma ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Lamentarsi con gli altri perché la palla non ti arriva non è mai stato il mio stile. Ognuno si faccia un esame di coscienza e magari le parole di Aza, anche se fanno male, potranno essere di sprone”.
Come mai non trovate ritmo? “La squadra non ha ritmo perché non ci conosciamo ancora bene. Siamo stati 20 giorni senza tre giocatori e quando si sono aggregati avevamo troppe partite da giocare e pochi allenamenti. Certo, quando è stato stilato il programma nessuno poteva immaginare che Moretti avrebbe preso il Covid o che Tyrique sarebbe arrivato a settembre. Ma purtroppo la stiamo ancora pagando”.
Matteo però non vuol sentire scuse. “Dobbiamo svegliarci. Quest’anno non ci sono squadre materasso, la serie A è tosta e se non cominciamo a sporcarci le mani sarà dura. Squadre che costano 20 milioni si passano la palla più di noi, questo ci deve far riflettere”.
Amadori confida che i vecchi sapranno far quadrato. “E’ quello che stiamo facendo, dobbiamo trasmettere fiducia. Abbiamo avuto degli sprazzi di buon basket: con Lubiana abbiamo vinto una gran partita e anche con la Virtus abbiamo rimontato e chiuso dignitosamente. Non è ancora successo niente di irreparabile, ma se non ci brucia come giocatori essere usciti in questo modo dalla Supercoppa allora non cominciamo nemmeno a parlarne”.