Con la fascia di capitano idealmente stretta al braccio è pronto a cominciare la sua ventiduesima stagione nella massima serie. Traguardo prestigioso, quello raggiunto da Daniele Cavaliero (intervistato da Lorenzo Gatto su “Il Piccolo”), ormai un icona del basket nazionale non solo per i tifosi triestini ma per l’intero movimento. Il campionato che sta per partire gli darà la possibilità di ritrovare il pubblico sugli spalti e con esso riassaporare le emozioni rimaste troppo a lungo congelate per colpa del lockdown. «Essere ancora qui, indossando da capitano la maglia della mia Trieste, è davvero un orgoglio incredibile. Non sempre riesci ad apprezzare le cose mentre le vivi: sei troppo concentrato sul lavoro per goderti la bellezza del momento. Eppure, se chiudo gli occhi e mi fermo a pensare, rivedo tutto quello che ho vissuto e tutti i traguardi raggiunti in questi anni meravigliosi».Traguardi che hanno cementato i rapporti creando amicizie che vanno oltre al basket e dureranno anche dopo la chiusura della carriera. L’Allianz ha voltato pagina cominciando un nuovo ciclo, per Cavaliero non è stato facile tornare in palestra senza ritrovare le persone con cui aveva condiviso le ultime stagioni. «Le voglio ringraziare, dal profondo del cuore, per tutto quello che mi hanno saputo regalare. Penso a Eugenio Dalmasson e Sergio Dalla Costa, ad Andrea Pecile per l’anno trascorso assieme e il lavoro svolto con le giovanili e Andrea Coronica e Matteo Da Ros con cui ho vissuto 5 anni indimenticabili e che sono diventati nel tempo molto più che compagni di squadra. Persone che mi hanno consentito di vivere alcune delle emozioni più belle della mia vita sportiva».Concentrato sul campionato che sta per partire, Cavaliero è pronto alla sfida che domani, contro Brindisi, darà il via alla nuova stagione. «Compagni di squadra nuovi, la responsabilità di indicare loro la strada per eccellere. Serviranno tempo e pazienza per cementare il gruppo e diventare squadra, in questo senso faccio un appello ai tifosi. Partiamo da una base solida, una metodologia di lavoro e un modo di stare in palestra che è stata la nostra arma vincente nelle ultime stagioni. In questo coach Franco Ciani è stato bravo a continuare una strada tracciata pur nella consapevolezza che una squadra nuova ha e avrà bisogno di adattamenti». Difficile dire dove potrà arrivare la nuova Allianz. «La sfida sarà confermarci ai livelli dello scorso anno, dobbiamo trovare il giusto equilibrio in campo perchè, ad esempio, un giocatore come Banks non lo abbiamo mai avuto. Dobbiamo capire come possiamo aiutarlo, lui deve comprendere come può essere utile alla squadra. Ripeto, servirà tempo e la capacità, partita dopo partita, di far tesoro degli insegnamenti”. Un’ultima battuta sul ruolo che Cavaliero si ritaglierà sul parquet. «Su di me- conclude Daniele- ho grandi aspettative. Cercherò di capire, giorno dopo giorno, come poter essere utile alla squadra e lavorerò quotidianamente per essere pronto a dare sempre il mio contributo».