Questa sera alle 20.30 l’Ax Armani Exchange Olimpia Milano farà il suo debutto in Eurolega al Mediolanum Forum di Assago contro il CSKA Mosca.
Intervistato da Piero Guerrini per Tuttosport, Kyle Hines ha parlato del nuovo gruppo e degli obiettivi per questa stagione.
Un estratto delle sue dichiarazioni.
Hines, ci dica le sue impressioni su Milano, rinnovata molto nonostante l’ottima stagione passata culminata con la Final Four di Eurolega. “Abbiamo avuto una grande stagione, è vero, e la società ha compiuto passi importanti nella giusta direzione per completare la propria strutturazione. Ma ora abbiamo un organico più profondo, con più alternative e qualcosa in più sotto canestro. È arrivato Nicolò Melli, mio grande avversario per anni, lo stimo molto, con lui Mitoglu che può coprire due ruoli. Pippo Ricci dà sostanza. Jerian Grant, Troy Daniels ora infortunato e Devon Hall contribuiranno sui due lati del campo. Abbiamo però tanti giocatori debuttanti in Eurolega, dove l’esperienza conta parecchio. Dunque va concesso tempo alla squadra. Non sarà facile all’inizio”.
Inoltre avete cominciato più tardi rispetto alla scorsa stagione. “Nell’estate 2020 cominciammo prima perché stato lo stop per Covid in primavera. Questo ci aveva permesso di arrivare più pronti all’inizio di stagione. Compresa la Supercoppa avevamo giocato 12-14 partite di preparazione, ora ne abbiamo 6-8 nelle gambe. Ma lavoriamo quotidianamente per trovare automatismi e l’inizio più in là nel tempo potrebbe essere utile più avanti”.
A proposito di americani, lei è un riferimento, cosa ha detto ai nuovi che hanno poca o zero esperienza di Eurolega? “Ho illustrato loro cosa sia l’Eurolega e in generale il basket internazionale, il livello di gioco e il modo in cui si gioca. Soprattutto ho raccontato loro cosa rappresenti giocare per Milano, che ha scritto la storia del basket internazionale. Sono ragazzi svegli che si applicano ogni giorno”.
Lo 0-4 contro la Virtus? Sconfitta pesante. “Ci ho pensato ogni giorno, non è che dovessi trovare spiegazioni perché avevo tutto chiaro in mente? La Virtus ha vinto 4-0 semplicemente perché ha giocato meglio di noi, conta arrivare nella condizione migliore e momento opportuno. Loro hanno avuto problemi nel corso della stagione e li hanno risolti, noi siamo arrivati un po’ svuotati. Perdere 0-4 o 3-4 fa poca differenza, per me, la vera differenza è tra vincere e perdere”.
Dunque più concentrati verso la conquista dello scudetto? “No, io non ho mai scelto, voglio entrambi i titoli, vogliamo tornare alla Final Four, anche se come detto non sarà facile. Vincere in trasferta sarà più dura, penso a Tel Aviv, Atene, in Spagna e Turchia, le squadre sono praticamente tutte migliorate. Ci sono tre russe”.