Intervistato da Luca Aquino per il Corriere del Trentino, il capitano della Virtus Segafredo Bologna Marco Belinelli ha parlato del suo presente e del suo passato, commentando anche il suo rapporto con la Nazionale.
Questo un estratto delle sue parole.
“Siamo partiti col piede giusto ma sappiamo che gli obiettivi sono altri – dice –. Le vittorie fanno bene per lo spirito ma ora si comincia a fare sul serio e tutti saranno carichissimi quando ci affronteranno per dimostrare il loro valore”.
Primo italiano a vincere un titolo Nba e la gara del tiro da tre all’All Star Game, primo italiano a vincere lo scudetto con entrambe le squadre bolognesi (Fortitudo nel 2005, Virtus nel 2021). Quale la vittoria più emozionante? “Tutte sono emozionanti perché rappresentano il coronamento dei sacrifici fatti durante l’anno per raggiungere un obiettivo. Il titolo Nba è stato un sogno, ma anche lo scudetto conquistato a giugno con la Virtus così inaspettato seppur voluto. Sono arrivato a dicembre e vincere subito avendo vicino mia moglie, la mia famiglia e gli amici di sempre è qualcosa di favoloso”.
Sappiamo del bel rapporto che aveva con Kobe Bryant, Michael Jordan è stato il suo presidente quando era agli Charlotte Hornets. Cosa le hanno trasmesso due supercampioni del genere? “La grande dedizione verso questo sport, la voglia di competere e vincere. Un fuoco dentro che ha rappresentato un modello e una spinta per me”.
Non aver mai partecipato alle Olimpiadi è il suo più grande rimpianto? “Non aver vinto con la Nazionale è un dispiacere, a volte ci penso e fa male. Però posso andare a testa alta perché ho sempre dato tutto e vedere l’Italia la scorsa estate qualificarsi e giocare le Olimpiadi è stato un piacere”.
Adesso è anche capitano della Virtus. “Mi riempie d’orgoglio avere questo ruolo e aver vinto dà un valore in più. Però davanti a noi abbiamo tanti obiettivi importanti”.