La presidentessa della Germani Brescia Graziella Bragaglio parla del momento non facile della squadra, con alle porte una sfida già delicata contro la GeVi Napoli.
Queste le sue dichiarazioni, rilasciate nell’intervista per Bresciaoggi a cura di Folco Donati.
“In primis è mancato il risultato - sottolinea la numero uno del club -. Le prestazioni non sono state certo eccelse, ma a mancare sono state soprattutto le vittorie. Con un briciolo di fortuna in più qualcosa probabilmente avremmo raccolto. Rimane il problema che sono mancate le performance di un certo livello e che tutti invece ci saremmo attesi”.
“Siamo in difficoltà e la barca non va fatta affondare - prosegue Bragaglio -. Ognuno deve fare il proprio dovere. Vietato sprofondare in uno stato di contemplazione, smarrendo la via di dover sostenere le proprie responsabilità. Staff e giocatori devono continuare a lavorare per migliorare, il club deve aiutare le richieste dell’allenatore. Oggi mi pare prematuro prevaricare il suo modo operativo. La società deve condividere eventuali correzioni da apportare per il bene di questo progetto. Siamo come una falegnameria e come tale l’assemblaggio deve essere fatto a incastro perfetto. Per fare questo ci vuole tempo, anche se non fa piacere stare in fondo alla classifica”.
Sulla disaffezione di una parte dei tifosi: “Devo dire in tutta sincerità che questo è l’aspetto che più mi rattrista e non è neppure facile trovare le parole adatte - commenta la presidente -. Società, squadra, sponsor, tifosi e appassionati sono sempre stati legati da un unico cerchio magico. Effettivamente questo repentino cambiamento in seno al club, che si è reso necessario per poter proseguire l’attività di un certo livello, ha raffreddato un po’ i rapporti, ma penso sia solo questione di tempo. La passione, l’impegno, la volontà sono sempre le stesse. Ogni cambiamento esige del tempo per essere digerito. Chiedo ai nostri tifosi di starci vicino perché sono certa che presto tutto tornerà come prima. Tutti uniti. Tutti insieme a tifare per la nostra Leonessa”.