Dopo un avvio di stagione complicato, adesso la Germani Brescia è in striscia aperta di tre vittorie consecutive e il clima sembra essere decisamente migliorato rispetto a qualche settimana fa.
Uno dei protagonisti è sicuramente Nazareth Mitrou-Long. Intervistato da Pietro Pisaneschi per il Corriere della Sera – Bs, un estratto delle sue dichiarazioni.
Mitrou-Long, come valuta l’avvio di stagione da parte di Brescia? “Iniziare con tre sconfitte ci ha fatto sentire molta pressione addosso. Volevamo una vittoria a tutti i costi, non meritavamo di stare in fondo alla classifica. Abbiamo tratto insegnamenti importanti dalle sconfitte, facendo esperienza, così come abbiamo imparato qualcosa dalle vittorie. Se dovessi trovare una parola per descrivere l’avvio di stagione direi che è stato istruttivo”.
Qual è stato il punto di svolta dopo le tre sconfitte consecutive? “Ad essere onesto, non so se c’è stato un vero e proprio punto di svolta. Credo avessimo bisogno solo di tempo per stare insieme. Abbiamo iniziato a lavorare duro fin dalla preparazione a Bormio, seguiti da uno staff tecnico di livello assoluto. In America, ho
avuto la fortuna di lavorare per dei coach eccellenti. Coach Magro non ha niente di invidiare a loro”.
Mi sembra di intuire che lei e Magro parliate la stessa lingua in fatto di basket. “Assolutamente sì. Il coach è quello che negli States chiamerebbero “junkie of basketball”, un malato di basket. Ha una grandissima conoscenza del gioco e una preparazione fuori dal comune, sicuramente la più alta tra tutti gli allenatori che ho avuto. È un leader, un punto di riferimento sia dentro che fuori dal campo. Crede nelle sue idee e le trasmette a noi giocatori”.