Intervistato da Andrea Barocci per il Corriere dello Sport Stadio, il Presidente della Fip Gianni Petrucci ha analizzato la situazione del basket italiano, sottolineando come siano allo studio anche alcuni cambiamenti molto importanti.
Un estratto delle sue dichiarazioni.
Qual è oggi la situazione economica della Fip? “Abbiamo perso 15 milioni con la pandemia per gli incassi mancati. Dobbiamo rientrare di questi soldi, altrimenti ci giochiamo il patrimonio, rimettendo le tasse che per alcune categorie avevamo sospeso. La Federazione si finanzia per l’82% con risorse proprie e per il resto con il contributo di Sport e Salute per il pagamento dei dipendenti e la preparazione olimpica”.
E qual è attualmente lo stato di salute dei club di serie A? “Quest’anno la vedo molto più favorevole, me lo dice la Comtec. Questo però non esclude il fatto che in un futuro non possa diventare meno tranquilla. Aspettiamo ancora il ritorno al 100% della capienza degli impianti per poter dar modo a tutti di iniziare la campagna abbonamenti. Io sono cautamente ottimista in proposito. Presumo che in questo mese avremo dei chiarimenti”.
Cosa andrebbe cambiato nel basket italiano? “Per me bisognerà rivalutare tante norme che abbiamo e che possono essere cambiate. Ad esempio quelle “protezionistiche”: vanno studiate bene per capire se portano vantaggi o svantaggi. Noi dobbiamo essere aperti a tutti, perché nei prossimi tre anni si adotteranno delle nuove regole. Insomma, va capito se quelle adottate in passato sono ancora attuali…” (Petrucci si riferisce ovviamente alla regola che impone 5 o 6 italiani in squadra, ma non lo dice esplicitamente, ndr).