La Dinamo Sassari cerca al PalaSerradimigni linfa per uscire da un momento non facile stagionale, contro un’Allianz Trieste con il morale altissimo dopo la vittoria interna contro Napoli e una classifica rasserenante, pur considerando l’assenza di Luca Campogrande, ai box per una leggera scavigliata.
Diversi errori ad inizio partita, il primo canestro è su interferenza dei padroni di casa su penetrazione di Mian; vantaggio Allianz sullo 0 a 6 con schiacciata di Konate. Tanta fatica dei sardi a sciogliersi, a scuotersi dal torpore, segno evidente che qualche scoria pregressa; il “gol” arriva da David Logan dall’arco appena entrato sul parquet. Difesa alta ordinata da coach Cavina dopo il tiro libero, Konate commette i suoi “consueti” due falli prematuri e c’è già la prima variabile che spinge alle spalle dei sardi, pur considerando lo svantaggio sul 7-15. Un paio di secondi possessi agevolano il rientro della Dinamo con tripla di Battle, ma l’arco dei tre punti strizza l’occhio alla squadra di Ciani; prima frazione chiusa sul 18-25. Tante giocate giocate vincenti con taglio dal lato debole per Trieste, gli ospiti speculano sui coni d’ombra lasciati dalla difesa sarda portando il vantaggio sul +14 con tripla di Cavaliero. Dinamo implosa e ancorata e soluzioni estemporanee di Logan e soci, con Battle unico a ricavare gite in lunetta fruttuose. Capitan Cavaliero prosegue con la striscia dall’arco iniziata con Napoli, massimo vantaggio sul +17 con semigancio di Delia contro una “non difesa” dei padroni di casa; la giocata da tre punti di Banks (su fallo antisportivo di Mekowulu) porta il vantaggio Allianz sul +23, con il PalaSerradimigni ammutolito. Clemmons due triple nel “deserto” offensivo dei suoi, mentre gli ospiti fanno spettacolo con Fernandez e Grazulis; squadre all’intervallo 34-58.
Coach Cavina gioca la carta Devecchi per dare un senso emotivo alla squadra sui 28 metri di parquet. Diverse palle perse in casa Allianz non bastano a scuotere la Dinamo; tre minuti senza segnare e Trieste avanti comoda di 28. Brani di “zona” proposti dai padroni di casa, ma è nei rimbalzi l’argento vivo degli ospiti che con Konate suggellano il 36-64. Il “leit motiv” non cambia, una solo squadra al comando ed è quella di coach Ciani, con tutti gli effettivi produttivi e aggressivi difensivamente. Terzo fallo di un eccellente Mian, ma chi entra al suo posto va a inchiodare una bimane per il 39-70. Sassari tramortita e incapace di reagire nonostante l’incitamento del pubblico; terzo quarto chiuso sul 42-71. Iniziano a piovere i primi fischi al PalaSerradimigni dopo l’ennesimo rimbalzo offensivo lasciato agli ospiti; Tyus Battle è l’unico a spostare l’encefalogramma piatto dei suoi, con 11 punti. Scorrono i minuti senza scosse, l’Allianz incontra il primo vero momento asfittico del match, interrotto da una giocata paradisiaca dal palleggio di Fernandez per Lever. Esce Mekowulu ed è il manifesto della crisi Dinamo, ripiombata a -26, Patto di non belligeranza nei quattro minuti finali, con limatura sensibile dei padroni di casa; Allianz Trieste che vince dominando 74-83 conquistando la terza vittoria di fila, mentre per Sassari sarà una lunga e dolorosa settimana, con coach Cavina a rischio esonero.
Raffaele Baldini