Intervistato da Piero Guerrini per Tuttosport, Kyle Weems ha parlato della sfida contro l’Ax Armani Exchenge Olimpia Milano e del rapporto speciale instauratosi con la città di Bologna.
Un estratto delle sue dichirazioni.
Weems come ha vissuto questi giorni di quarantena e come immagina il duello al vertice tra Armani e Segafredo con così tante assenze e la condizione fisica precaria? “Ovviamente non è la situazione ideale per giocare, tra covid e infortuni importanti da entrambe le parti. Noi dovremo reagire velocemente ai problemi e rimetterci in moto in Serie A e in Coppa, entrambe. Le squadre hanno alternative, sono profonde. Dal punto di vista personale, invece mi sento benedetto”.
Perché? Perché sono stato in contatto con la famiglia, circondato dai miei con figli e moglie. Mio figlio più grande è tornato in Usa per l’ultima vaccinazione. Lo siamo tutti in casa, ha potuto vedere i nostri cari”.
Lei ha detto di voler terminare la carriera a Bologna. I motivi? “Perché la città è bella e ci troviamo benissimo. È un ambiente ideale per giocare e crescere la famiglia. Ma soprattutto perché sono alla terza stagione in una grande società. E poi i tifosi mi hanno fatto sempre sentire un calore particolare. Quando mio padre si è ammalato e poi è morto, al mio rientro in Italia hanno esposto striscioni, mi hanno cercato, hanno dimostrato il loro affetto sui social media. Qui c’è grande passione. Infine l’anno scorso in gara3 di finale hanno intonato per me il coro MVP-MVP. Io il migliore, un onore grande che un giocatore sogna di ascoltare per tutta la vita. Ma non solo per me, eravamo 30 a un passo dallo scudetto poi vinto. Sono emozioni indimenticabili”.
Avete vinto lo scudetto, ma la squadra è cambiata tanto. Come vive questa stagione? “Abbiamo vinto lo scudetto, ma perso l’EuroCup che è un obiettivo importante per la società. Spiace avere visto partire giocatori importanti divenuti amici come Gamble e Hunter, Ricci, coach Djordjevic. Ma il nucleo creato è rimasto intatto, con i dirigenti come Ronci. Il mio compagno di trasferte Pajola è tornato come capitano. Teodosic, Belinelli continuano a offrire la loro esperienza. Sono arrivati giocatori di livello assoluto come Udoh, che poi si è rotto come Abass. Ma anche i sostituti sono di alta qualità. Sampson è stato nella Nba. Cordinier era seguito da tanti”.
Chiudiamo ancora con la gara contro Milano. “Grande squadra, con giocatori straordinari. Hines è il protagonista della più straordinaria carriera per un americano in Europa, ha il record di Final Four, 4 Eurolega vinte. Poi nonostante le assenze, ci sono Chacho Rodriguez, Delaney, Troy Daniels ha giocato per davvero nella Nba. Ci possono creare tanti problemi. Hanno una squadra profonda anche tra infortuni e Covid. Il gusto della sfida rimane, sarà un esercizio in vista delle sfide più importanti. A noi mancheranno due giocatori per Covid, altri sono infortunati. È stato un mese di dicembre molto duro, con la quarantena. Ma ne stiamo uscendo”.