Guadagnato l’accesso aritmetico alla Final Eight grazie al successo di Brindisi su Napoli, la Germani Brescia può affrontare il recupero di questa sera contro Pesaro con il solo pensiero di vincere per guadagnarsi il quinto posto e incamerare altri due punti importanti in classifica.
Queste le parole della vigilia di coach Alessandro Magro, che troverà da avversario coach Luca Banchi, suo mentore sulla panchina di Siena.
A riportarle Daniele Ardenghi per il Giornale di Brescia.
“Arrivai a Siena da Reggio Calabria nel gennaio 2006 - racconta Magro -. Si stava creando un nuovo staff che avrebbe avuto come vertice Pianigiani. Tra assistenti si passavano infinite ore fianco a fianco. Io avevo 24 anni e lui era già Luca Banchi. In quegli anni gli ho rivolto un miliardo di domande, e gli ho parlato anche della mia idea di pallacanestro. Prendendo pure topiche da “ragazzo di bottega”. Un aneddoto? Era poco pratico di tecnologia e non sapeva usare bene il computer. Così, Luca dettava i report e io scrivevo. Ricordo la passeggiata a Kazan, in Russia. Uscimmo a bere un caffè, e gli chiesi se voleva essere il mio testimone di nozze. Da otto anni passiamo una parte d’estate in vacanza insieme. Senza se e senza ma, Luca Banchi è uno dei migliori allenatori che c’è attorno. Ci conosciamo talmente bene che, in qualche modo, giocheremo a carte semi-scoperte”.
“C’è entusiasmo e crediamo molto in ciò che stiamo facendo. Abbiamo creato con le nostre mani la possibilità di partecipare alla Final Eight. Battere Pesaro per trovare al primo turno una tra Trieste e Trento è particolare, perché sono due squadre contro le quali abbiamo perso e con le quali vorremmo riscattarci. Ma il nostro campionato non finisce di certo qui - sottolinea ancora Magro -. Subito dopo c’è la sfida con Sassari e, in generale, un girone di ritorno molto impegnativo. Dobbiamo mettere fieno in cascina, al di là della Coppa Italia”.