Intervistato da Elisabetta Ferri per Il Resto del Carlino/Pesaro, il ds della Nutribullet Treviso Andrea Gracis, grande ex della sfida, ha commentato il successo di domenica sul campo di Pesaro.
Un estratto delle sue dichiarazioni.
“Mi sono emozionato per quello che sono riusciti a fare in formazione ridotta, ma non penso si debba
definire vergognosa questa sconfitta per la Vuelle come ho letto da qualche parte. Non erano degli sbandati quelli che sono partiti per Pesaro alle 9 di domenica mattina, magari un po’ allo sbaraglio sì perché a parte Sokolowski, che rientrava da un infortunio, gli altri non sono i titolari del ruolo. Ma quest’anno abbiamo costruito una squadra con dieci pedine intercambiabili e questa era un’occasione per tutti loro”.
“Abbiamo fatto una buona partita sotto il profilo tecnico-tattico, ma credo che la differenza l’abbia fatta la leggerezza mentale con cui abbiamo giocato: tutti sapevano di poter sbagliare, perché tanto non sarebbero stati sostituiti e questo ti fa giocare sereno. Mentre vederci sempre lì attaccati, se non in
vantaggio, ha aumentato l’ansia e la pressione sulla Vuelle che sentiva l’obbligo di dover vincere, se non di stravincere. I pensieri negativi possono diventare insicurezze e sono quelli che non ti fanno entrare i tiri, mentre di là va dentro di tutto. Prima o poi crolleranno pensavano tutti e, dico la verità, lo pensavo anch’io sul divano di casa. Invece non è successo”.