Giganti del Basket, nomen omen, dal primo giorno della sua storia ha raccontato i protagonisti della pallacanestro italiana. Il 2 novembre 2021 la Federazione Italiana Pallacanestro, e quindi in senso lato il nostro basket nella sua versione organizzata, ha compiuto 100 anni, una ricorrenza speciale, che non potevamo farci sfuggire.
E dunque da dicembre è disponibile in edicola un numero unico della rivista storica del nostro sport. Contiene i profili dei 100 personaggi che hanno scritto la storia del basket italiano: giocatori e giocatrici, allenatori, arbitri, dirigenti, imprenditori.
Carlton Myers: “Il Michael Jordan del basket italiano, fatte le giuste proporzioni. È stato probabilmente il giocatore più difficile da marcare nella storia del basket italiano, con un uno-contro-uno da manuale, mezzi atletici NBA e un senso del canestro unico” …
Aza Nikolic: “La sua frase più celebre, quella sulla mucca dell’Erzegovina, ormai è usata ovunque, non solo nel basket. “Fare tanto latte, poi dare calcio al secchio”, è un modo di dire universalmente diffuso per chi, specie nello sport, spreca occasioni ed energie” …
Oscar Schmidt:” Si è ritirato a 53 anni perché la sua gioia più grande era stare in campo e crivellare la retina con il suo tiro fantastico. E poi correre, ridere, scherzare con i compagni. Oscar Schmidt è stato il giocatore nella storia del basket ad aver segnato più punti di tutti, NBA compresa: 49.737” …
Nello Paratore: … “Maestro di tecnica e fondamentali, organizzatore, motivatore, stratega, fine psicologo, praticamente in ogni campo avanti decenni per i suoi tempi. Membro della Hall of Fame del basket italiano, naturalmente”
Nidia Pausich: “È stata una delle personalità più caratteristiche della pallacanestro italiana. Personaggio diretto e spontaneo, donna coraggiosa, unica per carattere e schiettezza. Playmaker tutto estro, muscoli e nervi, personalità ruvida e spigolosa ma che sapeva aprirsi con chi trovava la chiave per arrivarle al cuore” …
Simone Pianigiani: “Il suo record a Siena è un clamoroso, irripetibile 225-28, l’88.9% di vittorie, la percentuale più alta nella storia del basket italiano. Meglio di lui per scudetti vinti solo Cesare Rubini, con 15” …
Gianluigi Porelli: “L’Avvocato per eccellenza del basket italiano. Mantovano di nascita ma è a Bologna dove Porelli inizia il suo straordinario ciclo di successi manageriali. Raccoglie una Virtus non esattamente brillante e la porta, grazie ad un’organizzazione pressoché perfetta, al vertice del basket italiano” …
Gianmarco Pozzecco: “Il Poz. Basta e avanza, tanto lo sanno tutti, chi è: giocatore e personaggio unico. Personaggio totale, nessuno ha dato al basket quanto lui in termini di visibilità all’esterno del recinto degli appassionati” …
Giancarlo Primo: “Il Ministro della Difesa: prima di lui, nessun altro allenatore aveva predicato in maniera così ossessiva sull’importanza della difesa di squadra. Il suo credo ha avuto grande effetto sulla pallacanestro italiana: le nostre squadre, grazie alle loro difese arcigne e organizzate, hanno ottenuto grandi risultati in Europa”
Sandro Riminucci: … “Il suo scatto, la rapidità, la velocità e la sua elevazione facevano paura. Era un ‘jump shooter’, classico palleggio-arresto-tiro. Non era solo dotato di un’esecuzione rapida e di un’elevazione eccellente, esibiva anche un tiro tecnicamente perfetto” …
Nella rivista, inoltre, potete trovare anche un meraviglioso servizio che ci riporta ancora più indietro nel tempo, cioè all’inizio del Novecento, dall’intuizione di Ida Nomi Pesciolini, la nobildonna senese che per prima tradusse il regolamento di Naismith e divulgò il gioco in Italia. Infine, non poteva mancare la rievocazione delle pagine più belle scritte dalle nazionali e dai club, sia in ambito maschile che femminile.
Giganti del Basket, mai come questa volta!
La versione digitale è disponibile a € 2,99 al link
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