Intervistato da Piero Guerrini per Tuttosport, il presidente LBA Umberto Gandini ha spiegato le regole che costituiscono il nuovo manuale delle licenze per la serie A.
Un estratto delle sue dichiarazioni.
Avete completato il manuale delle licenze per la Serie A. Può entrare nel merito, in attesa dell’approvazione Fip? “Avevamo presentato un documento nell’aprile 2021 alla Fip. Dopo l’analisi federale abbiamo deciso di completare il lavoro. Abbiamo sviluppato l’argomento dei parametri al vaglio della Com.tec. per il controllo dei bilanci, soggetti a revisione ogni anno. Si è deciso di stabilire una soglia minima di quota sponsorizzazione, senza la quale non si può disputare la stagione, dovrà essere deposita la garanzia economica da parte degli investitori affinché i club completino la stagione. Sul tema infrastrutture pur dovendo fare i conti con impianti non di proprietà, ci sono segnali positivi, Cantù e Brindisi stanno preparando nuovi palasport, Tortona realizza la Cittadella, altri club hanno programmato lavori”.
Altri punti? “In accordo con la federazione abbiamo stabilito l’obbligo di figure professionali di qualità in ogni settore, dalla comunicazione, al marketing, alla biglietteria, ai rapporti coi clienti. Abbiamo definito il numero minimo di allenatori, debitamente retribuiti, anche per i settori giovanili. Ogni club dovrà avere staff completi. Vogliamo che il basket sia professionale al di là dell’adesione alla Legge 91”.
Avete considerato i contratti di immagine? “È un tema molto presente nel dibattito, ma già il fatto che tutti i contratti grazie al manuale debbano essere depositati in ogni parte, è una garanzia. Sulla quantità di immagine è necessario il dialogo con la Fip e l’agenzia delle entrate, però”.
Rapporto ricavi/indebitamento: “Semplicemente non può esserci troppo sbilanciamento. E comunque lo stesso deve essere coperto in solido e in corso d’opera dai proprietari o consorzi. Tutto resta affidato ai controlli periodici”.
Se non varrà soltanto il diritto sportivo, la Serie A resterà a 16? “Vale la delibera di LBA per le 16 squadre. Poi dal 2023/24 occorrerà valutare con la Fip la riforma. I club che non disputano le coppe vorrebbero più eventi per una questione di incassi, credo sia necessario un equilibrio”.
La Fip chiedeva un campionato primavera sul modello calcio. “Abbiamo stabilito che tutte le società debbano disputare due campionati di Eccellenza. Sull’età non sono convinto che la più avanzata sia la migliore, perché quelli davvero forti dovrebbero già giocare tra i senior, ma mi attengo agli studi dei tecnici”.
Ancora regole: budget minimo o tetto salariale? “Abbiamo introdotto il budget minimo, ma non abbiamo ancora inserito la cifra. Sappiamo tutti che senza un certa disponibilità la Serie A non si può fare”.