Proseguono le grandi manovre per il ruolo di presidente della Lega Basket in vista della scadenza al 30 giugno del mandato di Umberto Gandini. L’obiettivo di candidare per la poltrona del comando della Confindustria dei canestri Maurizio Gherardini, il più grande dirigente italiano dell’ultimo ventennio, che alcuni club di serie A vorrebbero portare avanti sembra però probabilmente destinato al rinvio almeno fino al 2023.
Al di la degli aspetti contrattuali con il Fenerbahce, dove il suo ruolo manageriale è in scadenza al 30 giugno, pare prevalente la volontà del manager forlivese di prendersi un anno sabbatico dopo una lunga carriera – dall’Italia se ne andò nel 2006, ma il 66enne dirigente ha all’attivo 40 anni di attività dai primi anni ’80 a Forlì – che farebbe propendere per un no alle offerte di guidare la Lega A, almeno nel breve periodo.
Per questo motivo si valutano due soluzioni ponte che potrebbero traghettare la situazione in attesa di una possibile disponibilità il prossimo anno del dirigente ex Treviso.
La prima prevede la nomina di un “padre nobile” del basket italiano, con la candidatura alla presidenza di Toto Bulgheroni, attuale consigliere della Pall Varese. L’ex proprietario del club prealpino è un profilo di grande prestigio, protagonista del basket italiano da oltre 40anni, già vice presidente e membro di giunta di Lega ai tempi della gestione de Michelis.
Il 78enne dirigente è anch’egli varesino, come l’attuale presidente Gandini; Bulgheroni è grande amico del conterraneo e ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, ed ha importanti aderenze nel mondo della Confindustria della quale è stato per molto tempo componente della Giunta, Bulgheroni sarebbe un nome di indiscutibile richiamo anche per la competenza del mondo del basket, al quale affiancare un direttore generale operativo che potrebbe essere Giovanni Palazzi, presidente di Stage Up, già consulente di Lega Basket e candidato alla direzione generale in diverse occasioni (ultima nel 2017 quando la commissione di Lega gli preferì Federico Zurleni, con una scelta pagata a caro prezzo).
Un’altra candidatura alla direzione generale potrebbe essere quella di Lorenzo Dallari, ex vice direttore di Sky e attuale direttore editoriale della Lega Calcio, persona di indiscussa esperienza nel mondo televisivo.
L’altra ipotesi in attesa che possano maturare i tempi per l’opzione Gherardini sarebbe quella di proporre all’attuale presidente Umberto Gandini un mandato garantito contrattualmente soltanto per la stagione 2022/23 (pur con opzione di estensione), dopo che lo scorso novembre era stata ipotizzata – ma poi accantonata – l’idea di un rinnovo triennale per il manager varesino. Una soluzione che Gandini potrebbe non gradire, anche se le alternative per l’ex dirigente di Milan e Roma non sembrano essere numerose: parrebbe infatti tramontata la possibilità di approdo alla Lega Calcio prima come consigliere e poi come presidente.