Intervistato da Pietro Pisaneschi per il Corriere della Sera – Bs, il capitano della Germani Brescia David Moss parla dell’annata della Germani, con vista sul finale di stagione.
Un estratto dell’intervista.
Moss, si aspettava una stagione così esaltante? “Fin dal ritiro estivo la squadra mostrava del potenziale. Ai primi allenamenti ho notato che tutti i giocatori avevano enormi qualità e voglia di competere. Nell’amichevole con l’Efes a Bormio c’era un’intensità da partita vera. Per me era un buon segno. Quando sono arrivate le prime sconfitte ero un po’ spiazzato, ma tranquillo”.
Come si spiega un cambio di volto così repentino? “Eravamo un gruppo completamente nuovo, che aveva bisogno di trovare la chimica giusta. Pur perdendo, spesso di poco, rimanevamo sereni in campo e nello spogliatoio, pur sentendo tante voci poco carine da fuori. Abbiamo sfruttato la situazione per motivarci ancora di più. Ogni lunedì eravamo in palestra a lavorare, senza abbatterci”.
Domanda secca: Della Valle è l’MVP del campionato? “Ci sono altre opzioni? (ride) Non credo ci siano atleti più impattanti di lui in una squadra di Serie A. Olimpia e Virtus hanno tanti ottimi giocatori, ma nessuno di loro è così importante come Amedeo per noi. È in un momento incredibile e il merito è pure
di Mitrou-Long. Anche lui si è ambientato subito e per un giocatore che viene dalla NBA non è così semplice. Potrebbe vincerlo anche lui, chissà…”.
Brescia è terza, con i playoff quasi in tasca. La parola scudetto fa ancora paura? “Nei playoff tutto è possibile e affrontare Brescia quest’anno sarà dura per ogni squadra. Ricordo il mio ultimo anno a Siena. Chiudemmo la regular season in quinta posizione e nessuno credeva in noi per lo scudetto. In quello spogliatoio però tutti pensavamo di vincere. Abbiamo chiuso due serie a gara 7 e in finale abbiamo vinto contro Roma alla quinta. Diciannove gare con la stessa consapevolezza: possiamo vincere”.