Fonte: La Prealpina a cura di Giuseppe Sciascia
L’accelerazione. Luis Scola brucia le tappe del suo ingresso nel capitale della Pallacanestro Varese. Il General acquisirà entro il 30 giugno il 51 per cento delle quote azionarie del club, esercitando l’opzione immediata per diventare socio di maggioranza. Come anticipato da Prealpina, la comunicazione ufficiale è avvenuta in occasione del consiglio di amministrazione convocato nel pomeriggio di oggi, lunedì 16 maggio: si tratta di una svolta epocale per il club attualmente controllato dal consorzio “Varese nel Cuore” (salvo il 5% del Trust “Il Basket Siamo Noi”). Tra le varie possibilità contemplate, rispetto all’alternativa più graduale di rilevare il 10,2% per arrivare al 51% in cinque anni, l’acquisto della quota di maggioranza assoluta in soluzione unica era l’opzione più favorevole nell’ambito dei patti stipulati a settembre 2021, quando l’ex stella argentina aveva comunicato il desiderio di rilevare delle azioni del club. Scola si è detto «estremamente contento di questa possibilità. Sono fiducioso che questa soluzione, presa al fine di fare ancora più corpo al lavoro iniziato durante la stagione, possa portare numerose soddisfazioni nel futuro».
IL SEGNALE
La decisione di anticipare i tempi e assumere il controllo anche sul piano azionario di una società che negli ultimi mesi ha comunque fatto riferimento in tutto e per tutto a Scola è ovviamente un segnale positivo circa la volontà dell’attuale amministratore delegato di impegnarsi in prima persona nella città che ha scelto come residenza per sé e la famiglia dopo la fine della sua straordinaria carriera da giocatore.
UN MILIONE
Per formalizzare il tutto ci vorranno i tempi della burocrazia, stimabili in qualche settimana: questione di messa a punto dello strumento per l’acquisto delle quote. Sarà la “Varese Sport and Entertainment” nella quale il General raccoglierà un milione di euro da investitori interessati a condividere il suo progetto quinquennale?
L’AZZERAMENTO
Questo apporto di capitali freschi non sarà utilizzabile per costruire il roster della nuova Openjobmetis, ma sarà impiegato per azzerare definitivamente pregressi extra-tecnici che gravavano da qualche anno vista l’esigenza di dare priorità ai conti della gestione sportiva. Dunque Scola non più soltanto uomo forte dell’area tecnica ma anche maggiorente come investitore e punto di riferimento per altri investitori, e il consorzio che garantirà comunque il suo zoccolo duro da 7-800mila euro. Anche se il General si è mosso subito per il 51%, il progetto per stabilizzarsi in zona playoff e partecipare all’Eurocup resta tarato su un orizzonte temporale a medio-lungo termine. A meno che non arrivino altri investitori attirati dal portafoglio contatti di Scola: già tra i compagni di cordata dell’a.d. biancorosso potrebbero esserci elementi che fanno riferimento alla comunità argentina in Italia.
DALL’ALTRO MONDO
Ma si vocifera anche della possibilità di un contatto con investitori canadesi che il General conobbe nel 2015/16 quando giocò con la maglia dei Toronto Raptors. Infine, al di fuori del rangedelle conoscenze di Scola, ci sarebbero gli investitori australiani già transitati a Varese nel 2015 e 2019, presenti in occasione della gara dell’8 maggio contro Sassari, interessati ad alcune infrastrutture cittadine (potrebbe esserci il Campus?) con i quali si sta discutendo da qualche settimana. C’è margine per un ingresso in società per supportare il progetto del General? Ad oggi questa è una opzione in divenire che non maturerà eventualmente prima del 2023/24, anche questo sarà comunque argomento di discussione nel CdA odierno. Dove in ogni caso si scriverà una pagina di storia: la Pallacanestro Varese è stata per 60 anni delle grandi famiglie della città – Borghi, Bulgheroni e Castiglioni -, poi per altri 12 di un consorzio di imprenditori del territorio. Luis Scola sarà il primo proprietario non varesino dal 1946 ad oggi.