Intervistato da Giorgio Specchia per La Gazzetta dello Sport, Giorgio Armani ha raccontato le emozioni per la conquista del 29° Scudetto dell’Olimpia Milano, il quarto sotto la sua gestione dopo quelli del 2014, 2016 e 2018.
Un estratto delle sue dichiarazioni.
Signor Armani, lei ha detto che questo è lo scudetto più bello.Che cosa ha in più dei precedenti tre? “Gli scudetti sono tutti belli. Questo forse vale un po’ di più perché è il frutto di un cambio di mentalità all’interno della società, che dà la sensazione di una maggiore stabilità rispetto al passato”.
Ha dichiarato che Messina rimarrà a vita all’Olimpia. Qual è il valore aggiunto del coach? “Il merito di questo scudetto è principalmente del coach Messina, perché è una persona speciale”.
Ha indicato in Rodriguez il simbolo della sua gestione. Il Chacho potrebbe lasciare. Proverà a convincerlo a rimanere? “Se Rodriguez lascerà l’Olimpia lo farà per motivi personali, per essere più vicino a casa, in Spagna e non per una questione sportiva o contrattuale. Questo non è un argomento negoziabile. Resta il fatto che è un giocatore che ha contribuito a dare un’immagine diversa dell’Olimpia all’Europa intera. È indubbiamente uno dei migliori giocatori europei e gli siamo grati di quanto finora ha dato alla squadra”.
Il ritorno del grande pubblico al Forum, col red carpet in gara3 formato dalle maglie rosse di 12.300 tifosi, è una delle fotografie più belle di questa finale. “Il ritorno del grande pubblico soprattutto dopo la pandemia è stata la cosa più bella insieme al risultato della finale. Bello anche come si è comportato. Ha sostenuto le squadre con grande calore, ma senza mai trascendere. Ci auguriamo di riaverlo così anche nelle prossime stagioni”.
Che consiglio darebbe alla pallacanestro per crescere? “La cosa da fare probabilmente è concentrarsi su ciò che si porta in campo, facendo in modo che lo spettacolo sia fruibile dalle famiglie e dalle nuove generazioni. Noi al Mediolanum Forum lavoriamo da sempre con questo obiettivo. Non mi sembra il caso che si copi il calcio e i suoi malcostumi, come parlare troppo di arbitri o di situazioni che con lo sport hanno poco a che vedere”.
Sabato sera era più contento lei o il presidente Dell’Orco? “Eravamo entrambi felici e soddisfatti. Riconosco a Leo una grande determinazione e una passione unica. Il suo apporto è stato fondamentale e sono contento per questo primo scudetto conquistato da presidente”.
Avesse la bacchetta magica, nel 2023 sceglierebbe lo scudetto della terza stella o l’Eurolega? “Forse è più facile vincere lo scudetto da terza stella che l’Eurolega ma noi per mentalità, per storia societaria, per DNA non facciamo mai scelte quindi proveremo a vincere tutto senza accontentarci di qualcosa di meno”.