Fonte: Skysport
Matteo Spagnolo parla del futuro nella NBA.
Che ora ha davanti un futuro molto aperto: magari non è facile che resti a Cremona, forse; più probabile che il Real Madrid lo richiami, ma con la NBA nel futuro: “Al momento infatti non sono sicuro di quello che farò: parlerò con Minnesota e capirò qual è la situazione ideale, tenendo in mente che l’obiettivo finale è quello di avere la carriera più lunga e migliore possibile. Con loro mi piacerebbe stabilire un programma per poter arrivare in NBA il più pronto possibile: mi piacerebbe avere un ottimo impatto quando deciderò di andare di là”. Anche perché nella lega di Adam Silver c’è da sfidare quello che da sempre è il suo esempio, anche per un percorso per certi versi simile. “Uno dei miei idoli – e sono riuscito anche a farmi autografare la sua maglia – è Luka Doncic, uno che ha giocato tanto nel Real Madrid quanto nella NBA, ora con Dallas. Mi ispiro a lui per la freddezza che ha in campo, perché non ha paura di nessuno: magari non è il giocatore più atletico, non è quello che salta di più, ma sa usare il suo fisico in maniera straordinaria. Ha un talento pazzesco e un tocco che in pochissimi anni – e di lui mi è piaciuto tanto anche il suo percorso in carriera, già a 16 anni capace di giocare e dominare in Eurolega con la maglia del Real“.
Una maglia con cui Spagnolo invece vorrebbe tanto sicuramente far bene è quella della nazionale italiana: “La maglia azzurra per me è importantissima: il gruppo è fantastico e poi giocare per il proprio Paese tante volte è anche il modo migliore per unire le persone. Gli Europei di settembre? Beh, poterli giocare – e giocare in casa – è davvero un sogno“. Con una nazionale che – con i neo-sbarcati in NBA Spagnolo, Procida e magari in futuro anche Banchero -potrebbe davvero far paura: “Sarebbe bellissimo poter giocare tutti assieme e magari combattere per una medaglia: le Olimpiadi sono il top, e sognare non costa nulla. Se da piccolo mi avessero detto che sarei arrivato fino a questo punto non ci avrei creduto, ma lavorando sodo ce l’ho fatta. Nella vita non si sa mai…“, chiude Spagnolo. La mentalità, non ci sono dubbi, è quella giusta.