La scelta di Trieste, il rapporto con coach Legovich e gli obiettivi in vista della prossima stagione. Per AJ Pacher, intervistato oggi dal buon Lorenzo Gatto su “Il Piccolo” e primo volto nuovo firmato dalla Pallacanestro Trieste dopo le conferme di Davis, Lever, Campogrande e Deangeli, il prossimo campionato sarà quello dell’esordio in serie A. Stimoli e motivazioni a mille per un giocatore che è pronto a misurarsi con la massima serie. «Non vedo l’ora di cominciare – racconta Pacher – e devo ringraziare la Pallacanestro Trieste e coach Legovich per avermi scelto e dato questa opportunità. La serie A è sicuramente un campionato difficile, so che vivrò momenti esaltanti e situazioni più difficili da gestire e che mi consentiranno di crescere e migliorare. Ma aldilà del rispetto per gli avversari, non ho davvero timori di confrontarmi con la categoria superiore. Quando entro in campo, lo faccio con passione ed entusiasmo, mai con paura».
COLLOQUIO Coach Legovich ha parlato a lungo con un giocatore che dovrà dividere, assieme a Lever, minuti e responsabilità sia da ala forte che da centro. Il tecnico triestino ha spiegato a Pacher che tipo di basket ha in testa per la prossima stagione e quale sarà l’apporto che si attende da lui. «Abbiamo parlato a lungo – conferma AJ – voleva sondare la mia disponibilità e l’adattamento al gioco che proporrà il prossimo anno. Mi è piaciuto molto il suo approccio, la passione che mi ha trasmesso e la voglia di lavorare assieme per migliorare. Dopo il colloquio telefonico ho firmato il contratto, da allora non ci siamo più sentiti. Ma non vedo l’ora di arrivare a Trieste per allenarmi con la mia nuova squadra e cominciare assieme la stagione».
CARATTERISTICHE È stato, per statistica, uno dei migliori giocatori dello scorso campionato di serie A2. Elemento duttile, Pacher sa fare molte cose garantendo solidità sotto i tabelloni ma anche capacità di aprirsi sul perimetro per colpire dalla distanza. «Nonostante il fisico – sottolinea – sono sempre stato in grado di muovermi con la velocità di un esterno. Sono capace di mettere la palla a terra e attaccare il ferro, battere l’uomo in uno contro uno e creare opportunità per me stesso oppure per i compagni. Ma aldilà di quello che è l’aspetto prettamente tecnico, metto tutto me stesso in campo. Ho sempre giocato con grande passione, lo farò anche nella prossima stagione con la maglia di Trieste».
LA SQUADRA Le firme di Pacher e Bossi cominciano a delineare la fisionomia della nuova Pallacanestro Trieste. «Non sto seguendo il mercato – sottolinea AJ – seguo sui social i nuovi arrivi ma sono tranquillo e ho fiducia nella società e nell’allenatore perché sono convinto che allestiranno un grande gruppo di uomini e giocatori. Non vedo l’ora di arrivare, conoscere i compagni e cominciare gli allenamenti al completo».
GLI OBIETTIVI «Il mio obiettivo per la prossima stagione è fare tutto il possibile per aiutare Trieste a vincere più partite possibili. Senza preoccuparmi troppo di quelle che saranno le avversarie o chi dovrò marcare partita dopo partita. Ho solo voglia di lavorare e di sfruttare la chance che la società e il coach hanno voluto regalarmi per dimostrare di poter essere un buon giocatore di serie A. Ho visto su internet l’Allianz Dome pieno, il calore dei tifosi e non vedo l’ora di poter essere con tutti voi per vivere in prima persona quelle emozioni. Ai tifosi voglio solo dire ci vediamo presto».