Frank Gaines, 6 squadre in 8 anni, ha girato il bel paese in lungo e in largo in queste stagioni. Ora è approdato a Trieste, che cerca in lui l’esperienza del veterano al servizio dei più giovani della squadra. Di seguito un estratto dell’intervista di Elisabetta Ferri per Il Corriere dello Sport Stadio.
Gaines, si sente il leader di questa Trieste?
“In alcuni frangenti sento di esserlo, aiutando i ragazzi a navigare in uno stile di gioco che non hanno mai sperimentato prima, ma nello stesso tempo imparo anche tanto da loro: è uno scambio reciproco”.
Com’è maturata questa vittoria dopo un mese durissimo, anche per gli scarti subiti in precedenza?
“Cercando di levarci quel peso dalla schiena e volendo dimostrare a noi stessi che potevamo vincere in un ambiente ostile: adesso dobbiamo solo pensare a costruire, non sentendoci mai in una comfort-zone a
continuando a lavorare per migliorare. La stagione è ancora lunga per noi”.
Che consigli dà ai ragazzi più giovani che sono in squadra?
“Dico loro di essere consistenti e rimanere positivi, di non farsi trascinare troppo in alto dai facili entusiasmi ma nemmeno deprimere dai momenti difficili. E poi rimanere sempre uniti, non facendosi condizionare dalle circostanze”.
Ha visto e vissuto in molti luoghi diversi nel nostro Paese: dal sud, al centro fino al nord. Ora a Trieste come si è ambientato?
“La città è veramente bellissima e mi trovo molto bene. Ci sono due ristoranti che adoro, posti dove si prendono cura di me ogni giorno, gestiti da persone splendide”.