Domani alle 21:00 si giocherà a Pesaro Italia – Spagna, e rispetto alla formazione azzurra degli Europei a qualcuno toccherà il compito di sostituire un realizzatore come Fontecchio, ruolo non facile visto il grande contributo dato dall’attuale giocatore degli Utah Jazz. I suoi 20 punti medi realizzati questa estate tra qualificazioni ai mondiali ed Europei, così come i 13 di Melli e i 10 di Polonara, dovranno essere rimpiazzati da qualche altro protagonista, che cercheremo di individuare di seguito.
Tra i 12 convocati è solo uno quello che tra la scorsa regular season di campionato e questa ha tenuto una media di almeno 10 punti: John Petrucelli. Il ruolo di realizzatore potrebbe essere allora assegnato a lui, che ricordiamo essere attualmente il miglior scorer della LBA con 19,5 punti a partita, generati grazie al 65% da 2, al 58% da 3 e al 79% ai liberi, numeri ottimi che però vengono abbassati da quelli ottenuti in Eurocup. Finora il giocatore della Germani Brescia è entrato solo in una partita con la Nazionale, quella contro l’Olanda di quest’estate in cui ha giocato 10 minuti. Vedremo se in questa occasione coach Pozzecco gli concederà un minutaggio maggiore e potrà essere una sorpresa.
La sfortuna ha infatti privato l’Italia di 3 giocatori che sarebbero tra i migliori proprio nella classifica della media punti tra la stagione scorsa e la prima parte di questa, ovvero Diego Flaccadori (15,45 punti medi tra regular season di Serie A 2021-22 e 2022-23), Matteo Spagnolo (12,85) e Stefano Tonut (9,1). Tutti e tre sarebbero potuti essere un buon punto di riferimento offensivo per il Poz.
Quali altri giocatori allora, che magari sono poco importanti nelle loro squadre, possono fare bene ed essere leader in Nazionale? Sicuramente Mannion, e lo dimostrano i dati relativi esclusivamente alle altre partite di qualificazione giocate durante la stagione scorsa, quindi senza giocatori NBA ed Eurolega come in parte sarà questo match. Nico in Nazionale ha avuto medie ben maggiori in queste occasioni rispetto a quelle ottenute in stagione alla Virtus. È stato infatti il miglior realizzatore azzurro in quelle gare con 19,5 punti a partita, dunque sarà molto importante il suo apporto.
Ad ogni modo, senza tanti grandi realizzatori sarà fondamentale l’aspetto difensivo, e a questo proposito andiamo a vedere come i nostri giocatori influenzano le prestazioni offensive e difensive di squadra guardando il “net rating”. Si tratta della differenza tra offensive e defensive rating, che calcolano i punti (generati nel primo caso e subiti nel secondo) ogni 100 possessi. Tramite il servizio offerto da FullField possiamo notare che degli azzurri il miglior net rating in campionato è quello finora stabilito da Caruso, che con 31,1 è 6° in tutta la Serie A. In top 20 troviamo anche Ricci (10°) e Vitali (17°). Ponendo invece come competizione le gare precedenti di qualificazione al mondiale, il migliore è stato Spissu che in 3 match ha portato un net rating medio di 35,8.
Analizzando invece solo il defensive rating visto che risulterà importante la difesa, si nota che la top 3 di questa classifica tra gli azzurri che hanno giocato abbastanza minuti nelle precedenti gare di qualificazione è composta da Akele (escluso però dai 12), Pajola e Vitali.
Concentriamoci ora sulla Spagna, perché ovviamente tanto dipenderà anche dalla prestazione della squadra di Scariolo. Tra gli spagnoli sono 2 i giocatori che tra questo inizio di stagione e la scorsa stanno tenendo nella regular season di campionato una media maggiore di 10 punti, e sono Dario Brizuela e Sabastian Saiz. Con la nazionale però, nelle altre finestre di qualificazione al mondiale in cui non c’erano i giocatori di Eurolega ed NBA non sono stati loro i principali realizzatori. Tra i convocati per questa partita il migliore era stato Jaime Fernandez con 12,5 punti medi, seguito da Yankuba Sima con 12 e poi lo stesso Brizuela con 9. Numeri che non ci fanno allarmare quindi, ma bisognerà vedere l’approccio di tutta la squadra e di alcuni volti nuovi o quasi.
Attenzione poi a un dato relativo al “crunch time”, corrispondente alle statistiche registrate da un giocatore negli ultimi 2 minuti di una partita in cui ci sono massimo 3 punti di scarto tra le due squadre. Dico attenzione perché Brizuela ha buone percentuali in questi momenti decisivi del match, infatti tira con un buon 61,5% da 2, con un non ottimo 33,3% da 3, ma soprattutto col 100% dalla lunetta. Se sarà una partita equilibrata bisogna stare attenti al giocatore dell’ Unicaja Malaga.
Guardiamo infine le carte di tiro che i giocatori delle due nazionali hanno registrato in questo inizio di stagione con i rispettivi club, partendo dagli azzurri.
I giocatori dell’Italia all’interno dell’area tentano e soprattutto realizzano più tiri da destra che da sinistra. Le percentuali dagli angoli poi sono abbastanza buone, anche se la maggior parte delle realizzazioni (e dei tentativi) dall’arco arrivano come prevedibile da posizioni più centrali.
Vediamo invece di seguito la carta di tiro degli spagnoli:
Loro all’interno dell’area hanno una prevalenza di tiri e realizzazioni da sinistra, ma con una disparità più leggera rispetto agli azzurri. Nei giocatori iberici invece è notevole la differenza di percentuali al tiro da 3 dagli angoli, infatti segnano decisamente di più da quello sinistro. Per il resto la distribuzione è abbastanza uniforme.
Queste sono dunque le nostre considerazioni in vista della gara, ma il verdetto come sempre spetta al campo: palla a due domani alle 21:00.
Foto copertina: FIP