Il Greco della Vuelle è l’uomo del lavoro sporco, che ai punti segnati preferisce rimbalzi, assist, stoppate e palle recuperate. E domenica è stato fondamentale nella vittoria di Pesaro contro Sassari. Di seguito un estratto dell’intervista di Elisabetta Ferri de Il Resto del Carlino Pesaro.
Charalampopoulos, che sta emergendo come un giocatore globale, quale analisi fa del successo su Sassari?
“Una vittoria molto importante. Finalmente, dopo quella iniziale con Venezia, ne abbiamo conquistata un’altra in casa nostra. Abbiamo vinto per la seconda volta la battaglia a rimbalzo dopo Brindisi, e questa è un’inversione di tendenza perché in precedenza la supremazia era sempre stata degli avversari. In difesa, poi, Visconti ci ha dato tantissima carica in un momento particolare del match, fra il terzo e il quarto periodo, con la sua energia e il suo approccio e credo che questi due aspetti, rimbalzi e difesa ci abbiano aiutato a fare nostra la posta in palio”.
Il greco è l’uomo del lavoro sporco: 7 rimbalzi conquistati, 4 assist e persino 3 stoppate, di cui una a Gerald Robinson che ha scatenato i tifosi. Contento?
“All’inizio non ero per niente soddisfatto di come avevo cominciato la partita, la mia concentrazione non era perfetta come avrei voluto, ma col passare dei minuti sono entrato in ritmo e nella ripresa ho cercato di contribuire con altre voci che non fossero quelle di segnare e allora poi la partita mi è venuta incontro. Mi sento soddisfatto di aver dato il mio contributo alla vittoria e questo è quello che voglio fare per il resto delle gare
che ci aspettano”.
Dopo otto partite, superata la metà del girone di andata, cominciate a fare un pensierino alle Final Eight?
“Possiamo farcela ma penso che dobbiamo approcciare ogni gara in maniera diversa, in base all’avversario che affronteremo, dimenticandoci di quello che abbiamo fatto per non sentirci troppo appagati. Fin qui abbiamo vinto alcune partite in trasferta, a Brescia e Brindisi soprattutto, che sulla carta erano complicate ma dobbiamo proseguire con lo stesso piglio. Se vogliamo approdare alle finali di Coppa Italia questa è la strada”.
Il pubblico sembra aver compreso il tuo stile di gioco, fatto di tante piccole cose, sei soddisfatto di questo?
“In fondo mi sono sorpreso anche io di quelle tre stoppate, perché non sono il giocatore più atletico di questa squadra ma volevo fare qualcosa per rendermi utile in difesa visto che non mi entrava il tiro e anche a rimbalzo ho lottato perché mi è seccato non essere stato presente nella scorsa partita in questo fondamentale. Per quanto riguarda gli assist sono contento perché ne sono usciti fuori canestri anche molto difficili dei miei compagni. Non sono uno scorer, non mi si addice essere quel tipo di giocatore, il mio stile è quello di aiutare la squadra in tutte le zone del campo”.