Appena trent’anni, con una differenza rispetto all’età media dei coach di serie A di 24 anni, rendono Marco Legovich l’allenatore più giovane di questa LBA 2022/2023. Un percorso, però, che non ha saltato tappe, Marco è arrivato dov’è ora per meriti e dopo aver fatto 7 stagioni complessive da assistant coach. Di seguito le sue parole riportate da Francesco Pioppi de Il Resto del Carlino RE.
Legovich, come ci si sente ad essere così giovani ma già così pieni di responsabilità?
“Vivo questa esperienza con molta carica e grande orgoglio, ovviamente il senso di responsabilità è altissimo anche perché alleno la squadra della mia città. Oltre a essere grato alla società per l’opportunità, la sto affrontando in maniera totalizzante, lavorando quasi 20 ore al giorno dentro e fuori dal campo”.
Quali sono le difficoltà più grandi che sta riscontrando e quali invece gli aspetti che le vengono più naturali?
“Finchè non la provi non riesci a capire realmente la differenza tra l’essere assistente e l’essere head coach. Diciamo che la parte di campo è probabilmente la più facile rispetto ai fattori esterni, come la gestione delle dinamiche di gruppo, dei rapporti con la società… Ecco, essere capo allenatore non è solo chiamare i time out o gli schemi”.
Avete messo a segno due belle vittorie con Napoli e Sassari e nonostante un calendario non facile state proponendo un’ottima pallacanestro: qual è il suo bilancio?
“È stato un inizio molto difficile perché nelle prime quattro abbiamo affrontato Pesaro, Bologna, Venezia e Tortona e ci abbiamo messo un po’ ad oliare il nostro sistema. I successi con Napoli e Sassari ci hanno dato fiducia e siamo in crescita, ma non dobbiamo abbassare la guardia, come ha dimostrato la sconfitta bruciante con Brescia nell’ultima giornata”.
Che gara si aspetta a Reggio?
“Molto complessa, con due squadre all’inizio un po’ contratte perché veniamo entrambe da una sconfitta. Reggio vorrà fare una partita di grande rivalsa per togliersi qualche scoria di dosso e credo che il rientro di Hopkins e Vitali, unito alla capacità di Cinciarini di innescarli, ci renderà la vita dura. Il roster è di livello e ha grande fisicità, noi proveremo a mettere qualche granello di sabbia nei loro meccanismi”.