Dopo aver battuto Forlì domenica scorsa nello scontro diretto, la Giorgio Tesi Group Pistoia ha conquistato il 1° posto del girone Rosso di Serie A2 in solitaria, vista anche la sconfitta di Cento in trasferta a Rimini. La prima posizione è data soprattutto da tanti eccellenti aspetti difensivi, che esaminiamo di seguito grazie al servizio offerto da FullField.
Il punto forte della squadra allenata da Nicola Brienza non sono i punti in attacco, infatti la sua media punti a partita (di 75,3) è solo l’ottava del suo girone da 14 squadre. Neppure le percentuali a tiro sono ottime, infatti è settima del girone per percentuale da 2 e ai liberi, e addirittura undicesima per quella da 3. Inoltre le più immediate rivali in classifica, ovvero Forlì, Cento e Udine, segnano tutte di più e tirano meglio dal campo. Come fa allora la società toscana ad essere prima in classifica? Difendendo alla grande, come detto. Si tratta infatti della miglior difesa della lega con soli 63,1 punti concessi a partita. Pensate che se questo valore dovesse essere tenuto fino al termine della stagione sarebbe un record assoluto per una squadra di A2, perlomeno nel nuovo millennio!
Un’altra delle sue chiavi è l’essere in prima posizione della lega anche a rimbalzo, con 40,9 palloni catturati a seguito di tiri sbagliati. Se dovesse continuare con questa media fino al termine della stagione sarebbe anche questa una media mai vista nel nuovo millennio in A2!
Un dato interessante è che i rimbalzi sono così divisi: 30,8 sono difensivi e 10,2 offensivi. Mentre il primo dato sarebbe anch’esso un record da almeno 20 anni, il secondo non è nemmeno tra i migliori di questa stagione. Questo significa che la forza di Pistoia, non avendo ottime percentuali e non realizzando tanti punti, sta nel prendere più rimbalzi possibili per sfruttare al meglio i suoi possessi e soprattutto, nel caso di quelli difensivi, per evitare di dare ulteriori chance agli avversari. Non a caso è infatti la terza squadra del suo girone che concede meno rimbalzi, ed è la prima per percentuale di rimbalzi difensivi presi tra quelli disponibili (cattura infatti il 78,7% delle opportunità di rimbalzo difensivo). Il suo miglior rimbalzista difensivo, Carl Wheatle, è infatti il migliore del girone.
Se quindi nell’articolo su Cantù, 1a dell’altro girone, avevamo detto che la sua forza era la squadra grazie soprattutto ai tanti assist, per la Giorgio Tesi Group possiamo dire che siano i rimbalzi a fare la differenza. Entrambe le società sono accomunate dal non avere percentuali altissime, ma trovano altri fattori offensivi e soprattutto difensivi che ne facilitano la vittoria.
A dimostrare ciò il fatto che Pistoia sia prima nonostante abbia solo il 7° miglior “offensive rating” del suo girone, corrispondente ai punti realizzati ogni 100 possessi (nel suo caso 103,6). A confermare poi che il pezzo forte come visto è la difesa è il dato che ci mostra il suo 1° posto della lega per “defensive rating”, ovvero per punti concessi ogni 100 possessi (87,7). Il suo è quindi il miglior “net rating” (cioè la differenza tra offensive e defensive rating) del girone.
Le statistiche avanzate le utilizziamo anche per analizzare nel dettaglio il tiro, e ci confermano ancora una volta che questo fondamentale non è il migliore della squadra toscana, che infatti è solamente 9a del girone per “true shooting percentage” e 8a per “effective field goal percentage”. La prima è una misura dell’efficienza al tiro calcolata come rapporto tra i punti realizzati e una somma ponderata di tutti i tiri tentati, mentre la seconda ha sempre la funzione di capire l’efficienza al tiro, ma con una formula che non include i tiri liberi. Ad ogni modo, il tiro non è un fattore rilevante per i biancorossi neanche rispetto alla capolista dell’altro girone Cantù, che come detto non presenta percentuali eccellenti ma comunque migliori di quelle di Pistoia.
Se guardiamo però le stesse statistiche avanzate che la Giorgio Tesi Group lascia agli avversari, ci rendiamo conto che le sue, pur essendo basse, sono nettamente migliori di quelle che concede. La sua true shooting percentage è infatti di 53,6 e quella che lascia è solo di 46, mentre la sua effective field goal percentage è di 49,9 contro il 44,2 che concede agli avversari. Come prevedibile, anche questi sono record difensivi che non si registravano da parecchi anni.
Potremmo comunque non andare troppo oltre con le statistiche, perché anche quelle più immediate ce lo dimostrano: la società biancorossa è contemporaneamente la squadra che concede percentuale minore da 2, da 3 e ai liberi del girone. Davvero assurdo, ancor di più aggiungendo che la sua capacità difensiva la porta ad essere persino la squadra che commette meno falli, solo 16,8 a partita!
Diamo ora uno sguardo alle statistiche avanzate individuali, dove notiamo che in molte di queste si vede nelle prime posizioni un giocatore che non è né tra i migliori realizzatori né tra i più utilizzati da coach Brienza, eppure ha ottimi numeri avanzati: Daniele Magro. Il giocatore nato a Padova è 8° del girone per punti per possesso (1,1), 4° nella classifica individuale della true shooting percentage (73,9) e 5° in quella dell’ effective field goal percentage (68,3), poi è 5° anche per “player efficiency rating” (un’evoluzione della valutazione molto più dettagliata), 7° per net rating e soprattutto 3° per percentuale di rimbalzi presi tra quelli disponibili (23,4%). Quest’ultimo dato contribuisce ad attestare la presenza a rimbalzo di Pistoia, e in generale questi numeri danno credito ad un giocatore forse meno in vista di altri componenti del team, ma altrettanto importante.
In conclusione, per Pistoia la situazione non è così diversa da Cantù ma è forse ancor più accentuata la vena difensiva, ed entrambe si trovano al primo posto del rispettivo girone. Direi dunque che quando qualcuno molto conosciuto diceva che “l’attacco fa vendere i biglietti, ma la difesa fa vincere le partite” non aveva tutti i torti. Sempre che le due capolista tengano questi numeri.