La Reyer Venezia, nonostante la sconfitta in volata contro la Virtus Segafredo Bologna, ha dimostrato di avere carattere e di aver trovato il giusto equilibrio. Lo ha fatto anche Marco Spissu che alla sua prima stagione in maglia ororgranata viaggia con 10pt di media in serie A e 9,3pt in EuroCup. Di seguito l’estratto di un’intervista di Piero Guerrini di Tuttosport.
Spissu, come procede l’ambientamento?
“Sta andando bene. Nel primo periodo con una squadra e un gruppo nuovi abbiamo impiegato tempo per conoscerci. Però adesso sembra che abbiamo trovato la quadratura. Domenica abbiamo giocato una bella partita contro una grande squadra. E alle 19.30 (Sky Sport, ndr) abbiamo una gara importantissima contro Bourg en Bresse, che guida il girone con una vittoria più di noi, ottenuta in casa nostra. Abbiamo trovato le gerarchie in campo e un bel rapporto fuori”.
I vostri obiettivi sono importanti. Ma le due corazzate non frenano i sogni in A?
“Vogliamo cercare di stare il più in alto possibile e farci trovare pronti, arrivare ai playoff in una posizione comoda. Ci siamo anche noi, vogliamo dare fastidio e abbiamo fornito un bel segnale a Bologna. Il quarto di finale in Coppa Italia sarà un’altra grande battaglia, speriamo con esito diverso”.
Il discorso si sposta su Pozzecco con cui ha avuto un Europeo da protagonista che l’ha fatta conoscere ai non appassionati.
“Gli devo tanto, ci siamo incontrati per caso nel momento migliore per noi due, ai tempi di Sassari. É stato un anno fantastico, poi ho avuto la fortuna di incontrarlo di nuovo in Nazionale. Sono veramente curioso di cosa potremo fare in futuro, a cominciare dal Mondiale”.
Qualità peculiare del Poz?
“La passione e la capacità di trasmetterla. È una persona che dà tanto, che cerca il meglio per i giocatori e di conseguenza noi diamo tutto in campo. L’ambiente in Nazionale è speciale”.
Ora ha conosciuto anche Walter De Raffaele che si avvicina alle 400 presenze in Reyer.
“Uno degli allenatori più preparati che io abbia avuto, molto appassionato e dedito nel suo lavoro. Abbiamo passato un periodo di ambientamento. Penso che anche lui abbia dovuto inquadrarci. Ora sento tantissimo la sua fiducia”.
Veniamo alla Coppa Italia, il tabellone sembra sbilanciato, con Virtus, voi e Tortona da una parte.
“Lo è, credo a causa nostra che abbiamo avuto un girone d’andata un po’ alterno. Importante è esserci, giocarcela, è già un traguardo dopo la fase di assestamento”.
Pozzecco, De Raffaele: tutti playmaker ora coach. Lei pensa ad allenare? E qual è il suo sogno.
“Sinceramente al futuro non penso, sono nel mezzo del la carriera, giocare è il massimo. Lo dicono anche i coach che hanno giocato. Sogni ne ho tanti: direi uno scudetto, e giocare un’altra Olimpiade”.