Intervistato da Roberto Degrassi per Il Piccolo, il coach della Pallacanestro Trieste Marco Legovich parla di mercato dopo la partenza di Frank Gaines e traccia la strada per raggiungere la salvezza, che rimane l’obiettivo primario della società.
Un estratto delle sue parole.
La sosta continua per gli impegni azzurri e poi alla ripresa, sarà subito una sfida rovente all’Allianz Dome contro Treviso. A quanti punti c’è la salvezza?
“Noi siamo adesso a 16 punti, con una classifica corta in un campionato imprevedibile. Ogni partita è un’occasione da sfruttare ma sicuramente dobbiamo vincere gli scontri diretti in casa (Treviso e Reggio Emilia già battute in trasferta all’andata, e Verona impostasi di 7 lunghezze, ndr) per acquisire un vantaggio in più sulle concorrenti in caso di arrivo alla pari”.
La salvezza rimane l’obiettivo stagionale.
“Ricordiamoci da dove siamo partiti. Prima di tutto pensiamo a conquistarci la tranquillità”.
Salutato Gaines si affrettano i tempi per il sostituto. Qual è l’identikit ideale?
“Un giocatore che abbia già esperienza di basket europeo, in questo momento della stagione non c’è il tempo per adattare al nostro basket chi non lo conosce. Un tipo che abbia un buon tiro da tre per aprire il campo, in grado di occupare più ruoli per variare assetti e abile nel pick & roll”.
Jamarr Sanders è tra i papabili?
“Abbiamo una piccola lista di nomi, Sanders è tra quelli”.
Dopo la sconfitta di Casale Monferrato aveva anticipato che avrebbe svolto colloqui individuali con i giocatori. Con quali risultati?
“Non sono riuscito a sentire tutti, continueremo nei prossimi giorni. Considero importante avere un confronto con i singoli, aiuta tutti ad avere ben chiari gli obiettivi. Parlarsi in modo diretto serve, ai giocatori e anche allo staff”.