Intervistato da Francesco Pioppi per Il Resto del Carlino/Pesaro, Jeremy Senglin analizza il buon momento della UNAHOTELS Reggio Emilia, che grazie alle vittorie contro Napoli e Trieste ha agganciato il treno salvezza e può continuare a sperare nella permanenza nella massima serie.
Un estratto delle sue parole.
Senglin, contro Trieste è arrivata finalmente una vittoria in trasferta e in una partita ‘punto a punto’: è la svolta?
“Siamo stati compatti e uniti anche nei momenti di difficoltà, non posso garantire che sia la svolta, ma questo successo traccia sicuramente la strada che dobbiamo continuare a seguire. Ci ha insegnato come dovremo affrontare questo rush finale: restando sempre sul pezzo, con fiducia e senza mai mollare”.
Ha messo i tiri più importanti e dato fluidità all’attacco: adesso la sente come la ‘sua’ squadra?
La mia avventura con Reggio era iniziata oltre ogni aspettativa con la vittoria su Milano, poi devo ammettere che nelle gare successive ho avuto qualche difficoltà, ma fa parte del processo d’inserimento. Nonostante non tutte le domeniche riuscissi ad essere incisivo come avrei voluto, sentivo in allenamento che la chimica con i miei compagni e con lo staff stava comunque migliorando e che era solo una questione di tempo. Stiamo diventando un gruppo compatto e devo ringraziare sia gli allenatori che i miei compagni, perché dal primo giorno qui mi hanno sempre dato fiducia ed aiutato dandomi tutti gli strumenti per rendere al meglio”.
È arrivato quando la Unahotels era in condizioni disperate: in quali aspetti siete cresciuti maggiormente?
“Ovviamente non posso parlare per il periodo in cui non ero ancora arrivato, ma da quando sono qua è sicuramente aumentata la nostra capacità di lottare, la mentalità. Questo ha fatto crescere anche la fiducia nei nostri mezzi come gruppo. Abbiamo passato momenti non facili, ma alla fine la medicina è sempre la vittoria perché aumenta l’autostima. Questi due successi consecutivi devono essere la nostra spinta per continuare in questa direzione”.